Grey’s Anatomy 19×18 – Ready To RunTEMPO DI LETTURA 3 min

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Grey's Anatomy 19x18 recensioneAl senso di déjà vu Grey’s Anatomy ha già ampiamente abituato il proprio pubblico. Sia nel bene, sia nel male. È umano e normale che dopo venti anni di messa in onda lo show si ritrovi per forza di cose a riciclare, magari anche solo in parte, determinate porzioni di trame così da portare a casa la puntata della settimana. Casi medici, situazioni tra colleghi, differenti visioni all’interno dell’ospedale, ritorni di fiamma, personaggi fotocopia: in quasi 420 episodi si è visto un po’ di tutto. Risulta d’obbligo appuntarlo perché quello che si sta vedendo in questa stagione, con la nuova squadra di specializzandi sempre più al centro della storia, ricorda in maniera lampante quanto avvenuto nei primi anni dello show. All’epoca erano George, Izzie, Meredith, Cristina, Alex mentre oggi invece sono Simone, Kwan, Yasuda, Lucas, Jules. Qualche dinamica è stata cambiata, tenuta al passo con i tempi, ma buona parte dell’ossatura di fondo è rimasta identica. La motivazione principale? Funzionò all’epoca, perché tentare di cambiare ora che lo show sembra potersi imbarcare nell’impossibile sfida di far sopravvivere Grey’s Anatomy all’uscita di scena di Meredith Grey?

NICK ED HELM


“Ready To Run” è la puntata in cui Helm accetta la proposta di tornare al Grey-Sloan, ma è anche la puntata in cui Winston e Nick vengono nominati come possibili vincitori dell’Harper-Avery Award. Una nomination che avvicina entrambi al proprio passato: Winston perché è stato nominato unitamente a Maggie, che da poco ha lasciato Seattle; Nick perché la cerimonia si terrà nella città in cui ora risiede Meredith.
Un giorno felice per entrambi, quindi, ma con dei risvolti amari e che potrebbe portare con sé dei colpi di scena.
Il riavvicinamento tra Winston e Maggie sembra altamente improbabile, mentre quello tra Nick e Meredith sì, visto e considerato che quest’ultimo risulta ad ora un pesce fuor d’acqua all’interno delle trame dello show. Negli ultimi episodi si è avvicinato al ruolo di “chioccia” per Lucas, ma si tratta di veramente poca cosa, soprattutto considerate le premesse con cui il suo personaggio era stato inserito in Grey’s Anatomy.

CORSI E RICORSI STORICI


Ad inizio recensione si prendevano in esame i déjà vu sollevati dalla puntata, giusto prenderne in esame un paio.
Il triangolo Link-Jo-paziente con le ossa rotte ricorda tanto il tanto compianto Denny Duquette (interpretato da Jeffrey Dean Morgan, meglio ricordarlo), Izzie e Alex. Le prossime puntate faranno luce su come il tutto evolverà, sperando non si punti al puro e semplice drama sentimentale.
L’impasse tra Simone e Lucas ricorda svariate storie del passato su cui Grey’s Anatomy ha calamitato pubblico, fan e premi. Ma può essere sufficiente lanciare questo amo per mantenere a galla la barca?
È giusto infatti far notare che per la prima volta nella sua storia lo show è sceso sotto quota 3 milioni di ascolti. Un segnale che il flusso di nuovo pubblico tarda ad arrivare ed il fantomatico “zoccolo duro” si sgretola sempre più, forse accentuato dall’abbandono di Ellen Pompeo.
Con lo sciopero degli sceneggiatori della Writers Guild of America in corso, una cannibalizzazione del pubblico dalle piattaforme streaming ed un futuro sempre meno roseo per i canali “classici”, la ABC potrebbe anche pensare all’insano gesto e chiudere i rubinetti per uno show che ha tenuto in palinsesto per diciannove stagioni (già rinnovato per una ventesima). Si tratta di una questione di coraggio e di soldi, come sempre.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Specializzandi
  • Helm e il suo ritorno al Grey-Sloan, con tanto di possibile storia d’amore con Yasuda: jackpot!
  • Un matrimonio decisamente divertente in vista
  • Corsi e ricorsi storici
  • Grey’s Anatomy sotto il tetto dei 3 milioni
  • Nick, un pesce fuor d’acqua
  • Jo-Link-paziente: boooring!

 

Qualche piccolo passo indietro per una stagione che sta convincendo sempre più. Certo, continuare a scopiazzare dal passato aiuta e facilita sicuramente il lavoro, ma finché si tenta di riportare in scena le trame valide quale è il vero problema?

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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