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Grey’s Anatomy 20×08 – Blood, Sweat And TearsTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Blood, Sweat And Tears” è l’episodio sfruttato da Grey’s Anatomy per movimentare le sottotrame in vista del finale di stagione. A due episodi dalla conclusione, infatti, si può tranquillamente dire che questa ventesima stagione abbia regalato ben poche emozioni. Non che la cosa stupisca ormai più di tanto ma era forse lecito attendersi un tentativo maggiore nella costruzione delle varie storyline che, a conti fatti, si sono attestate in un attendismo decisamente snervante.
È tuttavia da apprezzare l’impegno profuso nella costruzione del background riguardante i vari specializzandi, scelta migliore dello show da diversi anni a questa parte. Ma c’è molto margine di miglioramento. Meredith è nuovamente fuori dai giochi, probabilmente occupata a prendersela con Nick per l’ennesima (ingiustificata) volta.
Spazio quindi al resto del cast, nel bene e nel male.

UNA CATENA INARRESTABILE DI SCELTE SBAGLIATE


Si è spesso scritto di Owen e Teddy come di due ectoplasmi all’interno dello show. Sensazione che viene spesso trasmessa dai due personaggi quando sono in scena. Forse per movimentare questo immobilismo o forse per aggiungere della verve, fatto sta che gli sceneggiatori hanno pensato bene di dare il là ad un progetto medico da parte di Owen che, sicuramente, andrà a cozzare con il ruolo di capo di Teddy. A confermare questa sensazione lo sguardo della chirurga quando il marito le chiede ufficiosamente dei fondi per questa sua nuova idea; a peggiorare la situazione, poi, la richiesta ufficiale di Owen fatta direttamente a Catherine, scavalcando di fatto il capo (Teddy) dell’ospedale. Un susseguirsi repentino di scelte sbagliate che in un certo tal senso spaventa: gli sceneggiatori vogliono accompagnare all’ennesima rottura di una coppia o solamente testare l’unione dei due?
Nel primo caso basterebbe citare Winston per far vedere quanto appaia una scelta da evitare. Senza tenere in considerazione Lucas e Simone i cui tira e molla si stanno protraendo da l’inizio della stagione. Una cosa davvero estenuante che in questo ottavo episodio aggiunge l’ennesimo capitolo di una storia d’amore che ha ormai del ridicolo.

E IL RESTO DEL CAST COME SE LA CAVA?


Collegare la dottoressa Monica Beltran (una novella Arizona Robbins) ad Amelia sembra poter essere una scelta interessante: la sorella del compianto Derek ha necessità di una spalla e, fortunatamente, si è optato per qualcosa di nuovo piuttosto di farla diventare una stretta amica di Winston. Soprattutto perché quest’ultimo è ormai abbandonato a se stesso ed è lecito attendersi un addio visto la sua inutilità generale a livello di trama.
Meredith, come si scriveva ad inizio recensione, non compare nell’episodio quindi resta in stand-by la sua ricerca segreta, condotta all’insaputa di Catherine. Molto facilmente sarà argomento quanto meno dell’ultimo episodio, fatto salvo che gli sceneggiatori decidano di trasportare l’intera questione all’interno della ventunesima stagione.
L’amicizia tra Yasuda e Jules potrebbe riservare dei colpi di scena, soprattutto se si tiene in considerazione il difficile periodo che tra attraversando la coppia Yasuda-Helm. Ma probabilmente si tratta solamente di un “appiglio” creato dagli sceneggiatori per tastare il pubblico: il legame e la chimica tra i personaggi di Jules e Kwan è innegabile e sarebbe un peccato allontanarli proprio ora che, lentamente, sembrano riuscire ad avvicinarsi.

MEDICINA E DINTORNI


Per quanto riguarda il lato medico la puntata non cerca nulla di sconvolgente, attestandosi sulla normalità del quotidiano di un ospedale. Gli specializzandi devono infatti prepararsi per l’ABSITE, quindi sarebbe controproducente inserire casi medici validi nel momento in cui i giovani medici sono indisponibili in scena. Per quanto riguarda il caso medico di stagione, invece, è da appuntare che il legame creatosi tra Lucas e Dorian è interessante e ricorda, anche se con le dovute distanze, quello tra Izzie e Denny.
Il problema è che il tutto sembra protrarsi in maniera esagerata a seguito di una diluizione narrativa non ben ottimizzata. Le aspettative al riguardo sono che non diventi un banale riempitivo ma possa ricollegarsi ad una crescita fondamentale per gli specializzandi. Esattamente come fu per Denny.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Specializzandi e preparazione al test
  • Lucas e Dorian
  • Beltran, Amelia e la gestione dei personaggi (quella fatta abbastanza bene, non come con Winston)
  • Owen, Teddy e la prospettiva del futuro
  • Lucas e Simone: dite agli sceneggiatori di piantarla
  • Ennesima puntata solamente sufficiente

 

Solo due episodi e anche questa stagione di Gre’s Anatomy sarà archiviata. Una pacca di conforto sulle spalle a tutti quanti.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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