In una recente intervista, Tom Hiddleston ha dichiarato che i suoi episodi preferiti della serie sono rispettivamente 1×04 e 1×05 perché la trama si sposta in direzioni completamente inaspettate. Ora che si è visto “The Nexus Event” non si può che dargli pienamente ragione, specialmente dopo aver digerito la scena che segue i titoli di coda.
La serie, nel corso di questi quattro episodi, è riuscita a capovolgere completamente la sua struttura, passando dal presentare la variante femminile di Loki come una villain per poi renderla un’alleata e facendo esattamente il contrario per la TVA. Un capovolgimento di fronte eclatante, in puro stile Marvel, che non può che aizzare l’intero fandom ad eterne discussioni settimanali in cui si prova a sviscerare fotogramma per fotogramma creando nuove teorie.
Come già era successo con Mephisto o gli X-Men in WandaVision, praticamente lo stesso sta avvenendo ora. Cercando brevemente in un forum qualsiasi, ci si potrà imbattere in varie teorie che vedono a capo della TVA Kang Il Conquistatore (il che avrebbe molto senso), Thanos (molto meno senso) oppure Immortus. Probabilmente, come è accaduto in passato, non sarà nessuno di questi, il che apre le porte ad ulteriori discussioni di fronte a tutta questa bontà televisiva diretta come al solito da Kate Herron e coadiuvata dalla penna di Eric Martin.
Sylvie: “Do you remember me?”
Ravonna: “I do. What do you wanna say to me, Variant?”
Sylvie: “What was my nexus event? Why did you bring me in?”
Ravonna: “What does it matter?”
Sylvie: “It was enough to take my life from me, lead to all of this. Must have been important. So, what was it?”
Ravonna: “I don’t remember.“
LOKIS IN THE MULTIVERSE OF MADNESS
Più si guarda Loki (ma anche WandaVision o The Falcon And The Winter Soldier), più si ha la sensazione di essere davanti ad un lungo film segmentato appositamente per la fruizione settimanale. La ripartizione in tre atti sembra essere ormai piuttosto evidente con un 1° atto preparatorio (“Glorious Purpose” e “The Variant“), un 2° atto volto ad approfondire dinamiche dei personaggi e creare i primi dubbi (“Lamentis” e “The Nexus Event”) ed un 3° atto puramente conclusivo ed al fulmicotone.
Proprio in questo episodio arriva infatti il consolidamento del rapporto tra Sylvie e Loki, un rapporto che si rivela essere il Nexus Event per eccellenza causa di ogni male (“It’s the apocalypse. Two Variants of the same being, especially you, forming this kind of sick, twisted romantic relationship. That’s pure chaos. That could break reality.“). E proprio in questa puntata l’impressione che la TVA aveva dato a tutto e tutti si scioglie come neve al sole: i Timekeepers sono dei robot; Ravonna è a conoscenza di tutto; tutti i Minuteman sono in realtà delle Varianti. Praticamente una serie di sconvolgimenti che si susseguono in un tripudio di mascelle spalancate.
Il fatto che tutto abbia un senso ed un perché non è affatto scontato ma è ovviamente facilitato dalla rapidità con cui si susseguono gli eventi, il che aiuta lo spettatore a non soffermarsi troppo su uno specifico plot twist (Hunter B-15 che quasi all’improvviso mette in discussione tutto il suo credo) ma piuttosto agevola la narrazione e il pubblico ludibrio.
VARIANTS, VARIANTS EVERYWHERE!
Non si può che parafrasare la celebre frase di Buzz Lightyear per parlare della scena post titoli di coda. Ovviamente vedere sia Loki che Mobius M. Mobius “pruned” è stato uno shock molto forte ma, come si è capito, necessario per il passaggio al 3° atto della serie, ovvero quello in cui, verosimilmente, si arriverà al nocciolo della faida con la TVA.
Il risveglio di Loki è traumatico per tutti: per il protagonista, ovviamente, ma anche per lo spettatore, completamente disorientato dalle tre figure che si stagliano all’improvviso di fronte alla telecamera con in mano un alligatore. In una scena che ricorda ovviamente l’altro celebre “risveglio” di Loki nel primo The Avengers con tutti i Vendicatori ad accoglierlo, in questo caso al posto dei Vendicatori ci sono una miriade di Variants di Loki:
- Classic Loki (vestito con il costume della Golden Age)
- Kid Loki (la versione giovane del dio anche comparsa nei fumetti)
- Boastful Loki (con tanto di martello che ricorda Mjorlin)
- Crocodile Loki (non necessita di spiegazioni).
Se già la “morte” di Loki per mano di Ravonna era stato uno shock non da poco per concludere l’episodio, l’aggiunta di questa scena non fa che aumentare il livello della narrazione con ulteriori dettagli e complicazioni. Come si era già capito anche dalla decapitazione di uno dei Timekeeper, la struttura della TVA non è poi così limpida e trasparente e la constatazione che le varianti non siano morte ma semplicemente teletrasportate da qualche altra parte (oltre a tenere in vita Mobius) fanno pensare ad una struttura non tanto “divina” ma piuttosto “umana”. Quoque tu, Kang, filii mihi?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Con due “morti” eccellenti ed una scena post crediti che urge di spiegazioni, “The Nexus Event” si erge facilmente a miglior episodio di tutta la serie. Finora.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.