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Lucky Hank 1×02 – George SaundersTEMPO DI LETTURA 3 min

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Lucky Hank 1x02 recensioneLucky Hank è una delle tante serie che è nata in questo particolare periodo storico dove le serie tv nascono come funghi e sono principalmente frutto di adattamenti di romanzi. La nuova creatura di AMC fa parte di questo gruppo ed è tratto per la precisione da Straight Man di Richard Russo, Russo che qui è anche produttore esecutivo.
È importante fare questa discriminante iniziale poichè guardando Lucky Hank si potrebbe avere la sensazione di essere di fronte ad una serie che ha una direzione in mente ma non ha ancora schiacciato il piede sull’acceleratore come, invece, si avrebbe potuto pensare di vedere nel pilot di uno show che conta 8 episodi. Lentamente sta prendendo forma il vero problema dietro la personalità e quell’attitudine menefreghista e simildepressa di William Henry Devereaux Jr. e quel problema si chiama William Henry Devereaux Sr.

I could have been as good as Saunders. It wouldn’t have mattered.

WILLIAM HENRY DEVEREAUX JR. VS GEORGE SAUNDERS


“George Saunders” si rivela essere un episodio più divertente e ispirato rispetto a “Pilot” e la motivazione principale risiede nel dualismo scenico tra il protagonista ed il suo ex amico e collega George Saunders. L’invidia per la nomea e l’aura positiva di quest’ultimo sono ciò infastidisce principalmente il character interpretato da Bob Odenkirk, un character che ad inizio puntata passa del tempo guardando un vecchio video su YouTube dove lui e Saunders presentavano i propri romanzi di debutto insieme e si domanda cosa avrebbe potuto diventare.
Quel “I have slept with his father” in risposta alla domanda del presentatore circa come entrambi fossero riusciti a pubblicare il proprio primo romanzo lascia intravedere il problema alla radice del tutto, ovvero quella relazione paterna che si è interrotta bruscamente e che, di fatto, ha bloccato Hank dal continuare a scrivere romanzi portandolo ad un blocco dello scrittore al suo secondo libro.
Avere George Saunders in questa puntata è quindi un perfetto escamotage narrativo per riaprire vecchie ferite e mettere il protagonista di fronte ad una specie di what it…? con la potenziale versione di sé stesso. Paul LiebersteinAaron Zelman toccano le note del carattere di Hank che fanno più divertire, lo portano in situazioni molto borderline e danno al pubblico tutto quel conflitto-non-conflitto che si vive nel quotidiano quando di fronte a certe frasi o eventi si vorrebbe sbottare o insultare chi si ha davanti salvo poi ingoiare il tutto per evitare scenate.

I hate George Saunders!

Rimane per adesso da capire il raggio d’azione di alcuni personaggi secondari che non hanno ancora un senso o uno scopo. Si parla principalmente degli altri professori universitari che continuano i propri screzi nel quotidiano ma non aggiungono molto all’episodio in sè, rubando aggiungendo del minutaggio di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. Ovviamente solo nelle prossime puntate sarà possibile capire se per loro ci sia un piano per far defluire le rispettive trame in quella principale ma, ora come ora, le probabilità sono a loro sfavore e, come tali, anche il naturale interesse dello spettatore viene a mancare.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dualismo tra Hank e George Saunders
  • Lezione di fronte agli alunni di Hank
  • Confronto finale nel backstage e poi sul palco
  • Onestamente, allo spettatore importa molto poco delle storyline degli altri insegnanti

 

Paul LiebersteinAaron Zelman sfornano un piacevolissimo secondo episodio che infonde più sicurezza in uno spettatore che era incuriosito dal pilot ma non aveva ancora completamente abboccato all’amo di Lucky Hank. Pur non essendo di fronte ad un capolavoro, sicuramente gran parte del pubblico non potrà non immedesimarsi in Hank e rivedersi almeno un po’ nel suo atteggiamento. E questo è tutto ciò che serve per proseguire la visione.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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