The Morning Show 3×05 – Love IslandTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Morning Show 3x05 recensione

Esattamente a metà stagione, per la precisione a soli altri 5 episodi dal season finale, il pericolo del crollo finanziario della UBA non può ancora dirsi scansato.
A differenza della puntata precedente che pone l’attenzione proprio sulle delicate e, in parte, inaspettate dinamiche di potere a cui può condurre una simile situazione, “Love Island” prende tutt’altra direzione.
Questa quinta puntata, infatti, ripropone un tour del primo anno di pandemia attraversandone i momenti cruciali dalla primavera del 2020 fino, più o meno, all’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti nel gennaio 2021. Insomma, un vero e proprio viaggio sul viale dei ricordi, di quelli che però la maggior parte delle persone preferirebbe dimenticare. Ormai a quasi 4 anni di distanza, rivivere da spettatore una realtà che già di per sé sembrava surreale quando vissuta in prima persona (l’uso obbligatorio delle mascherine, il distanziamento sociale, la quarantena e via dicendo) crea un certo spaesamento. C’è da dire, tuttavia, che questa sorta di via crucis è un male necessario in quanto svela agli spettatori una serie di retroscena utili alla comprensione di determinate parole e comportamenti di alcuni personaggi.

LAURA > BRADLEY


Se nel terzo episodio è Bradley a sparire dalla circolazione, a questo giro è Alex a fare da comparsa, probabilmente a causa delle questioni di budget discusse nella recensione di “White Noise”. Anzi, ora è proprio Bradley a dominare lo schermo e la narrazione.
In occasione del lockdown, la Jackson decide di trasferirsi nel Montana, dove lavorerà da remoto con Laura con cui si riconcilia facendo contenti tutti quelli che segretamente non vedevano l’ora di saperle di nuovo insieme (incluso chi scrive questa recensione). L’idillio, però, dura poco poiché la mancanza di spazio personale dovuta alla convivenza forzata e l’improvvisa morte della madre di Bradley, portano quest’ultima all’esasperazione e alla realizzazione che il suo vissuto, troppo diverso da quello di Laura, è un ostacolo insormontabile per la loro relazione.
Una scusa? Può darsi. Laura non ha forse, dal canto suo, peccato di superbia nei confronti della compagna? Anche. Ma tra le due chi ne esce peggio è senza dubbio Bradley che continua a comportarsi in maniera infantile. È pur vero che dall’inizio di questa stagione la sfortuna sembra essersi accanita nei suoi confronti con una serie di eventi che la lasciano inevitabilmente e profondamente turbata (prima col possibile leak di un suo video hard, poi con la perdita della mamma e infine con il coinvolgimento del fratello Hal nell’assalto al Campidoglio), ma assumere un atteggiamento vittimistico e passivo non va certamente a suo favore.
In tutto ciò, le “Braura” non sono l’unica coppia minacciata dall’intera atmosfera da Covid, anche Mia e Andre (Clive Standen) vedono la propria storia d’amore (a cui viene finalmente dedicato un po’ di spazio in più) messa a dura prova. Questa volta, però, l’ostacolo viene aggirato e il loro rapporto, che appare addirittura il più genuino della serie finora, salvato.

È SOLO UNO SHOW


A differenza di Bradley e Laura che si ritrovano a fare le spese dell’alienante effetto della pandemia, con tutte le conseguenze psicologiche del caso, Cory sembra esserne in qualche misura ancora indenne. Anche l’agente immobiliare Salma (Sasha Alexander), con cui sembra essersi creato un buon feeling, si rivelerà soltanto una distrazione passeggera poiché Cory è ancora innamorato di Bradley, ragione per cui lo si vede sempre pronto a coprirle le spalle senza nessun tornaconto.
Almeno fino a quest’ultimo atto. Questa volta, il favore che la Jackson gli chiede lo lascia con l’amaro in bocca: nascondere all’FBI il reportage dell’incursione al Campidoglio per evitare rogne ad Hal. Paradossalmente, un personaggio così freddo, a tratti spietato ed egoista come Cory Ellis, dinnanzi allo sfrontato opportunismo della collega si fa apprezzare più di quanto ci si aspetterebbe.
Al contrario, Bradley che per il suo impegno sociale in lotte importanti come quella per il diritto all’aborto non può essere del tutto disprezzata, in questa terza stagione di The Morning Show si ritrova ad essere presa molto più di mira.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Laura, con tutti i suoi pregi e difetti
  • Cory, l’eroe che non ti aspetti
  • La coppia Mia – Andre
  • “As the World Caves In” (Sarah Cothran version) come colonna sonora sembra la scelta più azzeccata possibile per quest’episodio
  • L’atteggiamento infantile e opportunistico di Bradley 
  • Il ritorno forzato del personaggio di Mitch Kessler (anche ora che è morto)

 

Il caos narrativo di questa quinta puntata riflette perfettamente il caos della realtà di qualche anno fa che si propone di replicare. L’episodio, infatti, propone un’accozzaglia di elementi (per la precisione relazioni, emozioni, incomprensioni, paure) che però, alla fine, insieme alla colonna sonora scelta, chiudono il cerchio in maniera soddisfacente.

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Amante della letteratura, decisamente meno della matematica, procrastinatrice seriale la cui unica costanza nella vita è la pizza. Giunge a Recenserie per mettere a tacere i sensi di colpa del troppo tempo speso a guardare serie TV anziché studiare e farsi una carriera.

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