Star Trek: Discovery 3×11 – Su’KalTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo la parentesi nel mirror universe gli autori di Star Trek: Discovery decidono di tornare a preoccuparsi della trama orizzontale di questa terza stagione finora abbastanza fiacca. Nonostante il ridotto numero di episodi (uno in meno rispetto alla seconda e due in meno rispetto alla prima stagione), che dovrebbe tradursi in una riduzione di “tempi morti”, fin qui sono state veramente poche le puntate che hanno presentato significativi avanzamenti di trama. Fortunatamente “Su’Kal” è uno di questi.

L’ORIGINE DEL CROLLO


L’undicesima puntata porta con sé un fardello molto grosso, cruciale per questa stagione. Viene infatti svelato finalmente l’origine del Crollo. Il Crollo, o Grande Fuoco, era stato un punto di partenza molto interessante, in quanto scardinava uno dei tasselli chiave dell’universo “trekkiano”, ovvero la possibilità di effettuare viaggi a velocità superluminale grazie alla propulsione a curvatura.
Durante il Crollo, accaduto circa 120 anni prima degli avvenimenti di Discovery, tutto il dilitio presente nell’universo si è misteriosamente mutato in stato di quiete, provocando la detonazione dei motori a curvatura ricchi del materiale succitato.
Molti fan si erano scagliati nell’elaborare teorie sulla causa scatenante, tra forum e social vari, ma nessuno poteva immaginare una soluzione così semplicistica. Fuller e Kurtzman scelgono di optare per la “soluzione nostalgia” mettendo in scena un espediente narrativo ampiamente abusato nella serie originale di Star Trek, ovvero i bambini come unici abitanti autoctoni di un pianeta. Discovery lo fa però con un kelpiano ormai adulto (almeno all’apparenza).

SU’KAL


La scelta di inserire un altro kelpiano come Su’Kal e approfondire maggiormente la cultura della specie di Saru è sicuramente azzeccata. Su’Kal è la perfetta rappresentazione del mito della caverna di Platone, unico abitante di un pianeta progettato per lui dalla madre. L’abitante di Verubin Nebula infatti ha trascorso la sua intera esistenza immerso tra programmi che avevano come unico scopo l’educazione del “figlio in crescita”, ormai ampiamente usurati e danneggiati dal tempo, come delle vecchie VHS dai nastri consumati.
Fa scuotere la testa però la spiegazione data al grande mistero di questa stagione. Sin da “That Hope Is You” la causa del Crollo aveva mantenuto alto l’hype nonostante episodi non brillanti; adesso che è chiaro come Su’Kal abbia provocato morte e distruzione semplicemente attraverso una sua forte reazione emotiva la delusione nello spettatore è palpabile. Ovvio che bisognerà attendere di conoscere quale evento abbia scatenato la paura (o forse altro?) nel giovane kelpiano, però per ora rimane parecchio amaro in bocca.

VERUBIN NEBULA


Ottimo spunto è invece quello di cambiare specie agli ospiti sbarcati su Verubin Nebula, anche se la logica dietro le scelte di trasfigurazione non sono ancora ben chiare. Finalmente si presenta l’occasione di dare lustro al miglior interprete dell’intera serie, Doug Jones, sempre in forma sin dal pilot, e che mai come in questa stagione si sta portando tutto il peso di Star Trek: Discovery sulle spalle.
L’ambientazione e l’atmosfera percepita su Verubin Nebula funziona ed è originale, con dei tratti horror qua e là che si sposano bene con il tutto. La CGI è, come sempre d’altronde, curata, anche nel mettere in scena il Mostro, oltre all’atmosfera radioattiva. Inoltre si vuole omaggiare il comparto trucco, di solito snobbato, che oltre alla prostetica utilizzata per i kelpiani riesce a rendere bene visivamente l’avvelenamento radioattivo crescente con il passare dei minuti.

CAPITANO TILLY


La storyline secondaria prepara ciò che sarà il gran finale nelle prossime due puntate, ovvero lo scontro con la Catena di Smeraldo. Nel mettere in scena lo scontro tra i rispettivi leader Tilly (per la prima volta seduta sulla poltrona del Capitano) e Osyraa, la scrittura non riesce a mantenersi imparziale. Bisogna tener conto della difficoltà nel rendere credibile il personaggio di Mary Wiseman, non certo famoso per il suo carisma, contro la più importante criminale della galassia, tuttavia Osyraa appare più come un cattivello da quattro soldi, più volte “bullizzata” da una Tilly improvvisamente autorevole e a suo agio nel ruolo di capitano.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Saru umano
  • Verubin Nebula
  • Il comparto trucco
  • I kelpiani
  • Un bambino spaventato dietro l’origine del Crollo?
  • Osyraa non regge il confronto con un capitano inesperto

 

Una puntata assolutamente salvabile, che avrebbe potuto ambire a qualcosa in più ma paga un pesante dazio per la rivelazione dell’origine del Crollo che non funziona. Il finale aperto lascia ben sperare, anche se salvare l’intera stagione sarà difficile.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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