Stranger Things 2×07 – Chapter Seven: The Lost SisterTEMPO DI LETTURA 4 min

/
2
(1)
Una volta scoperto il significato del mantra apparentemente incomprensibile della mamma di Eleven/Jane, il settimo episodio di Stranger Things si prende una pausa dal cliffhanger e porta lo spettatore dalle lande di provincia americane, ad un’atmosfera più “cittadina”, la Pittsburgh notturna in cui si sono aperte le danze con le prime scene di questa seconda stagione. Si scopre quindi l’identità del curioso gruppo di Punishers/Apprendisti X-Men dei poveri che, muniti di look stravaganti e maschere animalesche, se ne va in giro a uccidere gli ex-scienziati dei laboratori Hawkins. Non senza l’aiuto del carismatico capo, la “sorella” acquisita proprio nei suddetti laboratori, con il suo particolare potere.
Far visualizzare a piacimento qualcosa a chiunque non sarà figo quanto la telecinesi (perché non c’è niente di più figo della telecinesi, a parte saper leggere nel pensiero… ma non divaghiamo) ma ha comunque una sua utilità, oltre che interessanti possibilità sceniche (si pensi alla scena del muro che si erge tra il furgone della banda e i poliziotti o all’improvvisa comparsa del Dr. Brenner agli occhi di Eleven). La possibilità di far visualizzare a una persona, tra le altre cose, qualcosa che la spaventi terribilmente avrà ricordato ai fan di Harry Potter il Molliccio, la creatura magica in grado di prendere le sembianze delle peggiori paure di chi è accanto. In realtà Kali ha bisogno di sapere cosa teme il suo avversario per mostrarglielo, motivo per cui chiunque preferirebbe la telecinesi per muovere un furgone o un treno o anche solo un cucchiaino o, anche, poter trovare le persone visualizzandole nella propria testa. E questo è il motivo per cui Kali e la sua banda di freaks vogliono a tutti i costi portare Eleven al lato oscuro della forza. E sì, perché solo un maestro dei Sith insegnerebbe a un discepolo ad utilizzare la rabbia repressa per amplificare i propri poteri. Ma Eleven non ci casca come un Anakin Skywalker qualunque: cede al cambio look come farebbe qualsiasi ragazzina di campagna che arriva nella big city ma riesce a non cedere all’impulso tipico delle ragazzine della sua età: l’omicidio (di Harvey Weinstein).
Il richiamo degli amici in pericolo la spinge ad abbandonare il nuovo gruppo perché se c’è una cosa – anzi due – che Eleven, e con lei lo spettatore dello show, ha imparato è che “gli amici non dicono bugie” e gli amici non si abbandonano. Amici che peraltro fanno, per la prima volta, una sola comparsa nella puntata. A differenza delle precedenti, infatti, per la prima volta un’intera puntata è incentrata sul solo personaggio di Eleven, peraltro lontano dall’ambientazione classica. Tutto sommato una scelta che non ci si sente di criticare.
L’idea di essere davanti ad un backdoor pilot non è affatto sbagliata e, anzi, potrebbe non essere poi così tanto distante dalle potenzialità che questa stessa puntata offre. Nonostante non si entri troppo dentro i nuovi personaggi (forse già questo doveva dare allo spettatore l’idea che non sarebbero rimasti ancora a lungo co-protagonisti) c’è ampio margine per un loro futuro recupero e tanto basta a far apprezzare al pubblico una narrativa diversa: dalle vicende che si alternano tra ragazzini in cerca di avventure più grandi di loro a cavallo delle loro biciclette e adulti che cercano di tenere le fila (di qualcosa più grande persino di loro), il gruppetto di vendicatori di Pittsburgh si inserisce a metà. Sono giovani ma più vecchi dei 4 protagonisti dello show, reietti tanto quanto loro, privi ancora della maturità tutta adulta di capire che l’omicidio, anche se può sembrare giustificato, non è la miglior soluzione.
Inoltre l’episodio fa riflettere su un altro dettaglio: se gli unici due “esperimenti” del laboratorio Hawkings che sono comparsi in Stranger Things sono il numero 11 (Eleven/Jane) e il numero 8 (Kali) viene da chiedersi cosa ne sarà stato degli altri e se le future stagioni ne daranno un assaggio. Cosa assai probabile.
Il consiglio è godersi gli ultimi due episodi come non ce ne fosse un altro prima di almeno un anno perché – SPOILER ALERT – è così.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cambio di location
  • Nuovi character
  • Cambio di look
  • Friends will be friends
  • Incursione troppo breve dei nuovi personaggi? Maybe
  • Eleven resta troppo prevedibilmente nel lato buono della Forza? Maybe

 

Nuova location e nuovi personaggi prima di avvicinarci al gran finale. Stranger Things concentra un’intera puntata su Eleven che riesce a non far sentire troppo la mancanza degli altri amati protagonisti.
Well done!

 

Chapter Six: The Spy  2×06 ND milioni – ND rating
Chapter Seven: The Lost Sister 2×07 ND milioni – ND rating

 

 

Sponsored by Stranger Things Italia

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

2

Nessun voto per ora

Precedente

The Good Place 2×08 – Derek

Prossima

Stranger Things 2×08 – Chapter Eight: The Mind Flayer