‘Armageddon’ si avvicina alla conclusione con un penultimo episodio che segue la scia dei precedenti, confermando che The Flash sembra non avere più molto da dire. È stato rischioso aprire l’ottava stagione con un arco narrativo a sè stante in cinque parti, anche se è servita a The CW per riportare nello show personaggi dell’Arrowverse sfruttando l’ennesimo crossover.
Da un certo punto di vista, i crossover sono eventi speciali per i fan più accaniti che si ostinano a seguire tutte le serie DC dell’Arrowverse rimaste sul network.
In questo caso però inserire personaggi come Jefferson da Black Lightning o Alex da Supergirl non ha fondamentalmente contribuito a stravolgere la trama.
UNA SCRITTURA STUCCHEVOLE…
‘Part 4’, è la prova evidente che gli sceneggiatori non avessero materiale sufficiente per estendere lo speciale a cinque episodi. Barry ha trascorso un tempo drammaticamente lungo in un futuro alternativo, dove, per ragioni che vanno oltre ogni logica comprensione, anche le storie romantiche sono state protratte fino al 2031. Non si capisce realmente l’esigenza di perdere tempo in effimere e banali questioni d’amore, quando nel momento esatto in cui Barry sistema la linea temporale, tutto ciò a cui il pubblico assiste non esiste più e non ha una benché minima importanza ai fini della narrazione. Non solo non avevano ragione di esistere, ma proprio queste romance sono state frettolose e sdolcinate all’ennesima potenza.
È il caso di Chester e Allegra, che in modo forzato e non credibile, sembra che debbano finire insieme a tutti i costi. Viene esplicitamente detto che la coppia di unisce nel 2021 in seguito a un’avventura di una notte andata male, cosa che gli fa capire che non sono fatti per stare insieme. Il pubblico assiste successivamente a lunghe conversazioni sul potere dell’amore e su come invece avrebbero dovuto stare insieme per tutto quel tempo.
Quando infine si professano il loro amore, la linea temporale viene sistemata e la loro storia letteralmente cancellata. Il fatto che questa storyline abbia occupato buona parte della puntata dimostra in realtà quanto fosse un espediente meramente riempitivo per prolungare la fase ‘Armageddon’ di ancora un episodio. Forse Chad Lowe, regista dell’episodio, farebbe meglio a lasciare la carriera da regista per tornare a fare l’attore.
… A DISCAPITO DI TRAME PIÙ INTERESSANTI
Questo fa sì che trame più interessanti come l’opposizione tra Flash/Thawne e Reverse Flash/Barry vengano messe quasi in secondo piano in confronto agli stucchevoli momenti romantici.
Sarebbe stato interessante passare la maggior parte dell’episodio cercando di capire la vera ragione dietro alla fine del mondo. Al contrario, ci si affretta a trovare una soluzione con una spiegazione che non ha poi molto senso: in sostanza, ciò che ha effettivamente causato l’Armageddon non l’ha mai causato prima. Le premesse erano buone, ma l’episodio è andato subito fuori rotta. La scrittura è talmente pessima che anche i piccoli dettagli non brillano di congruenza: alla cena del matrimonio tutti i personaggi cambiano outfit per combattere in pochissimi secondi. Questo ha senso per Flash e Reverse Flash, mentre è altamente improbabile il modo in cui Batwoman è passata dagli abiti civili alla tuta da pipistrello in un batter d’occhio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
The Flash ha da sempre puntato molto sull’aspetto sdolcinato dei characters, che da sempre hanno dato prova di risolvere problemi apparentemente irrisolvibili con la sola forza dei sentimenti.Tuttavia il modo in cui gli scrittori stanno spostando il focus su questo aspetto, anziché approfondire la storyline principale, è al limite della sopportazione. Proprio questo aspetto è la testimonianza tangibile che la sceneggiatura dello show è arrivata alla frutta.
L’unico punto positivo è che avendo toccato il fondo più profondo non si possa che migliorare. O forse non c’è davvero limite al peggio?
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.