The Good Fight 5×06 – And The Two Partners Had A Fight…TEMPO DI LETTURA 3 min

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The Good Fight 5x06The Good Fight si assicura il rinnovo per una sesta stagione, confermando l’interesse ancora molto alto per la creatura dei coniugi King e di Phil Alden Robinson.
D’altronde, nonostante qualche défaillance fisiologica, The Good Fight continua ad essere un prodotto di ottima qualità, che mischia sapientemente attualità, critica, ironia e comicità.
In questo sesto appuntamento, il giudice Wackner ruba letteralmente la scena agli altri comprimari, mentre Diane si avventura in una discussione onirica con Ruth Bader Ginsburg, tirando fuori gli artigli e lottando per ciò che ha conquistato fino ad ora.

JUDGE WACKNER KNOWS IT ALL!


Il personaggio del giudice (anche se non ufficialmente insignito della toga) Wackner, interpretato da un Mandy Patinkin in grande spolvero, continua a tenere banco anche per questa sesta puntata. Con un’inaspettata comparsata dell’attore Jesse Tyler Ferguson (il Mitchell di Modern Family), si apre una sequela di guai per Wackner, la cui autorità viene messa in discussione di fronte ad un vero giudice, questa volta. Era solo questione di tempo prima che il teatrino del finto tribunale venisse posto sotto ai riflettori, anche se su due fronti diversi ed opposti.
Da una parte una “vittima” di Wackner vorrebbe farlo smettere, perché sprovvisto di reale autorità giuridica; dall’altra il nuovo compagno di Liz (assieme a David Cord) vorrebbe trasformare il finto giudice in un personaggio televisivo.
Il commovente, ma brillante discorso di Wackner rapisce il cuore dei fan di The Good Fight, riuscendo a bucare lo schermo molto più di altri characters che dovrebbero avere un peso maggiore, come Marissa e Carmen, per ora poco pervenute.
Il personaggio del conservatore David Cord, invece, rimane ancora immerso nel mistero e trama in disparte, tirando le fila dello studio legale senza mettersi troppo in mezzo. Dato il rinnovo per un sesto ciclo, la sua storyline non dovrebbe esaurirsi qui, ma trovare più ampio respiro negli episodi seguenti ed oltre.

“DON’T STEP BACK, DIANE!”


Per lo zoccolo duro dei fan, coloro che seguono le vicende di Diane Lockhart dai tempi di The Good Wife, il suo legame con Kurt è sempre stato fonte di sentimenti contrastanti. Da una parte, ci si domandava come due personalità così distanti politicamente potessero sopportarsi e stare assieme. Dall’altra, il loro amore fatto di compromessi ha reso evidente come ogni conflitto si possa superare, basta che ci sia sincerità e rispetto.
La presunta implicazione di Kurt negli attacchi al Campidoglio del 6 gennaio 2021, anche se totalmente esonerato, hanno gettato Diane in una spirale di dubbi circa la sua relazione con il marito. A farle da spirito guida, arriva la compianta Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema scomparsa lo scorso settembre e grande icona liberal-progressista.
Il dialogo notturno tra le due dà la spinta a Diane per comprendere la buona fede di Kurt e accettarlo così com’è. Non è la fazione politica a fare di qualcuno una brutta o una buona persona. Almeno non dovrebbe essere così.
Strettamente legato a questo discorso si ritrova anche la faida tra Diane e gli altri equity partners dello studio legale. La Lockhart, infatti, rappresenta uno dei pochi volti bianchi all’interno dello studio e il fatto che il suo nome campeggi dappertutto fa storcere il naso a chi vorrebbe uno studio legale composto da soli neri.
Come sottolineato dal fantasma della Ginsburg, non è nemmeno il colore della pelle ad influenzare le buone o cattive azioni di qualcuno. Le mele marce si trovano ovunque, in ogni ambito, quindi Diane decide di lottare per la sua posizione, conscia del suo importante e positivo apporto allo studio legale.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Mandy Patinkin e il suo giudice Wackner
  • Dialogo riflessivo tra Diane e Ruth Bader Ginsburg
  • Diane sfodera gli artigli e decide di non piegarsi
  • Diane e Kurt: così diversi ma complementari
  • Qualcuno può prendersi la briga di spiegare l’utilità di Marissa Gold e Carmen Moyo? Ormai si è già oltre il giro di boa della stagione…

 

Mandy Patinkin è fenomenale nei panni dell’idealista e anticonformista giudice Wackner, riuscendo ad oscurare molti dei personaggi principali come Marissa Gold e Liz Reddick. La lotta interiore di Diane con il proprio subconscio e con le proprie convinzioni, inoltre, alza l’asticella della puntata, regalando profonde emozioni e sequenze in cui tutti possono riconoscersi.

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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