The Witcher 1×02 – Four MarksTEMPO DI LETTURA 4 min

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L’universo di The Witcher si allarga con l’introduzione di un nuovo filone narrativo: comincia nel regno di Aedirn il secondo episodio della serie, presentandoci quelli che saranno gli altri protagonisti delle avventure di Geralt di Rivia. Dopo un pilot che ha diviso il pubblico – essendo andato forse troppo di fretta su eventi che saranno cruciali nello svolgimento della trama – questa puntata risolleva le aspettative dedicandosi ad un nuovo personaggio chiave: Yennefer di Vengerberg.
Ci sarà parecchio da raccontare della storia di una storpia destinata a diventare una grande strega, e la serie sembra essere intenzionata a farlo in maniera molto convincente. Yennefer è già ampiamente conosciuta dai lettori di Sapkowski e da chi ha giocato al famoso videogioco della CD Projekt, ma mai si era andati così a fondo nel raccontare il suo passato. Nonostante le differenze con le altre versioni, il materiale originale è di indubbia qualità e lascia intuire che ci sia un potenziale enorme per lo sviluppo del personaggio. Partendo proprio dalle origini di Yen e puntando molto sulla condivisione delle sue emozioni con lo spettatore: appare evidente la volontà di dedicare parecchia attenzione alla creazione di una co-protagonista di notevole profondità e complessità.

Yennefer: “You should have let me die, at least I had control over that.”
Tissaia:Oh that’s adorable, piglet. You werent’ taking control. You were losing it.

A fare da sfondo alla presentazione di Yennefer troviamo l’accademia di Aretuza e la sua rettrice, Tissaia de Vries, che aprono un promettente capitolo sulla formazione magica. Se gli autori cercavano un modo per catturare definitivamente le attenzioni dell’audience, hanno trovato vittoria facile con le lezioni di stregoneria, essendo le arti magiche la più affascinante parentesi di tutta la letteratura fantasy. Tema molto caro al mondo delle serie tv, e che sembra anche garantire un discreto successo di pubblico (per citarne alcune American Horror Story: Coven, Salem, Chilling Adventures of Sabrina), è probabile che l’insegnamento della magia tra streghe avrà un suo certo spazio all’interno della stagione. Non si può intuire facilmente, invece, che rilevanza avrà la figura di Istredd, non avendo apparentemente un ruolo definito all’interno della scuola e non essendo chiaro che tipo di legame abbia con Yennefer.
In effetti, sono numerose le nuove presentazioni in questo secondo episodio, ed è difficile dire se tali personaggi saranno solo delle brevi parentesi narrative o se ricompariranno in futuro con una diversa importanza. Per il genere, è probabile che molte comparse siano solo degli incisi e che servano semplicemente per far fare esperienza di crescita ai protagonisti – come la famiglia che accoglie Ciri in fuga dalla battaglia di Cintra – ma non è detto che alcuni non abbiano un ruolo di ben altra rilevanza. Potrebbero appartenere a questa seconda categoria di personaggi gli elfi: essi sono protagonisti di un antefatto narrativo cruciale nel mondo della saga, che chissà non abbia ripercussioni sulla trama futura, e vengono inoltre portati come ulteriore esempio della differenza tra il mondo magico e quello degli umani, tema che centrale nell’universo di The Witcher.

Geralt: “Caos is the same as it’s always been. Humans just adapted better”.
Filavandrel: “You say adapt, and I say destroy. […] You think this is about pride. My elders worked with humans and got robbed of all they had. And when they fought back they were slaughtered.”

Un altro membro che si unisce alle avventure di Geralt di Rivia in questa puntata e che ci si augura non venga abbandonato è il bardo Ranuncolo, certamente da annoverare tra le novità positive della serie. La maldestria del cantastorie e il suo humor smorzano la flemma del witcher, creando un ritmo dialettico divertente e accattivante. Il bardo è senza dubbio uno degli elementi più rappresentativi del fantasy, e qui diventa anche compagno di avventure del protagonista, ritagliandosi un ruolo cult assolutamente irrinunciabile.
I riferimenti narrativi e visivi alla letteratura di genere sono già innumerevoli, e questo senso di inequivocabile appartenenza è sinora l’unico indizio certo del successo di The Witcher. È ancora troppo presto, invece, potersi esprimere su tutto il resto, anche se l’attenzione con cui sono state introdotte le storyline principali – che al momento ricordiamo essere tre: quella di Geralt, quella di Cirilla e l’ultima di Yennefer –  e lo sforzo enorme di produzione lasciano bene sperare in un prodotto che capace di regalare soddisfazioni anche al pubblico più esperto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La nuova storyline di Yennefer
  • La scuola di stregoneria
  • La coppia Geralt-Ranuncolo
  • Storyline troppo slegate tra di loro
  • Folla di personaggi dall’apparizione breve
  • Troppo materiale per una sola puntata

 

Con la seconda puntata l’universo di The Witcher si allarga, presentando gli altri protagonisti della saga in maniera a dir poco accattivante. La serie continua a fare ben sperare in un prodotto di successo che darà sazio ai fanatici del mondo fantasy.

 

The End’s Beginning 1×01 ND milioni – ND rating
Four Marks 1×02 ND milioni – ND rating

 

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