Why Women Kill 1×09 – I Was Just Wondering What Makes Dames Like You So DeadlyTEMPO DI LETTURA 4 min

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What are you thinking about?
By a strange coincidence, I was thinking of you.
Really?
“Yeah. I was just wondering what makes dames like you so dizzy.

La citazione, a cui evidentemente rimanda il titolo di questo episodio di Why Women Kill, viene dal longevo “Accadde Una Notte”, il celebre film con la regia di Frank Capra e sceneggiatura di Robert Riskin che nel 1934 vinse ben 5 premi Oscar: migliori film, regia, sceneggiatura ma anche migliori attori protagonisti per Clark Gable e Claudette Colbert.
Terminata la rubrica di approfondimento sul metacitazionismo spinto – che dà sempre molta soddisfazione a chi scrive – si può dire che le donne di Marc Cherry non sono affatto sciocche come quelle di cui parla il personaggio di Clark Gable, ma terribilmente letali come da titolo. A un passo dal finale di stagione (la serie è stata appena rinnovata per una seconda annata) si può dire che i nodi vengono al pettine e che la “carneficina” ha finalmente inizio.

2019

Anche se ben troppo tardi, la storyline del 2019 prende un’impennata e dopo puntate di piattezza si riscontra un boost non indifferente. Prima la scoperta della vera identità di Jade poi l’incidente ed infine una morte. Morte che sappiamo non essere quella definitiva per la storyline perché la serie ha già svelato che l’omicidio finale di ogni arco temporale si consumerà nella casa che fa da sfondo a tutte e 3 le vicende.
La rivelazione della vera natura del personaggio di Jade dà però modo ad Alexandra Daddario di utilizzare al meglio il suo sguardo magnetico e (non tanto) vagamente folle, culminando con l’atto di violenza finale, preludio di un’escalation di violenza che si mostrerà in tutta la sua grandezza nell’ultima puntata. Non si può non sorridere di fronte a questo mood di false identità e crimini nascosti, una delle firme di Marc Cherry nei suoi show che li ha resi così incredibilmente gustosi.

1963

Un’altra escalation, in questo caso più emozionale che fisica ma non per questo meno drammatica è quella che vive Beth Ann. Ancora una volta è il suo personaggio a spiccare tra tutti i protagonisti.
Se, guardando il ricordo del terribile giorno della morte della figlia, lo spettatore ha già intuito chi potrebbe aver lasciato aperto il famigerato cancello, è solo quando la segretaria di Rob racconta il suo ricordo che Beth Ann si rende conto di aver vissuto tutti questi anni all’ombra di un senso di colpa ingiustificato ma inflittole dal marito. Ed è questa la chiave di volta che fa scattare qualcosa nel personaggio magistralmente interpretato da Ginnifer Goodwin. La donna che aveva iniziato lo show mostrandosi servizievole e devota verso il marito non solo aveva già trovato il coraggio di cambiare la propria vita, decidendo di lasciarlo e andarsene, ma si trova ora a fare i conti con sentimenti inespressi e forse mai provati di rabbia e odio che la portano a cambiare idea e architettare quella che sembra una terribile vendetta.
Se il personaggio di Beth Ann si è dimostrato particolarmente ricco e ben costruito lo stesso non si può dire di quello del marito la cui percezione da parte dello spettatore cambia del tutto dopo la visione di questo episodio. Se la caratterizzazione un po’ piatta del classico marito fedifrago e maschilista, che vuole la moglie a casa a fare le faccende e l’amante nel letto per soddisfarlo, sembrava essere mitigata dalla presenza di un sentimento verso la moglie nel momento della scoperta della finta malattia, tutto cambia improvvisamente. Fin troppo improvvisamente.
Scoprire che Rob conta sulla morte della moglie per iniziare la vita con l’amante e che ha volontariamente deciso di addossare la sua colpa sulla moglie non è un duro colpo solo per Beth Ann, anche per lo spettatore proprio non si aspettava un twist così malvagio per il suo personaggio. Sicuramente serviva qualcosa di grosso per trasformare la dolce e affabile casalinga di quartiere Beth Ann in una donna che va a comprare una pistola per compiere la sua vendetta – e chissà se ci riuscirà – ma non è forse un concentrato di malvagità esagerato?

1984

Come se non ci fossero abbastanza drammi nel 1963 e nel 2019, ecco che la tristezza pervade lo schermo e i personaggi quando arrivano Simone e Karl alle prese con il rigetto per quest’ultimo di una società non ancora pronta ad affrontare l’AIDS. Ancora una volta l’amore di Simone per il marito sembra manifestarsi più adesso che sono separati che prima e, se si pensa che fino ad un paio di puntate fa, erano ai ferri corti per l’incredibile scoperta della di lui omosessualità, fa ancora un po’ sorridere.
Durerà fino all’ultima puntata? La scena finale non sembra promettere bene per Simone presa di mira da Naomi ma, se Desperate Housewives ci ha insegnato qualcosa, è che questi cliffhanger si risolvono spesso con un finale inaspettato.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Donne finalmente letali
  • Drama show at its best
  • Interpretazione della Goodwin
  • Finalmente anche il 2019 ha qualcosa da raccontare
  • Rob “improvvisamente” più malvagio del demonio

 

Una puntata dal twist particolarmente dark e drammatico che fa ben sperare per un finale col botto. Ad un episodio dalla fine non si poteva sperare di meglio.

 

I Was Just Wondering What Makes Dames Like You So Deadly 1×08 ND milioni – ND rating
I Was Just Wondering What Makes Dames Like You So Deadly 1×09 ND milioni – ND rating

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