My Brilliant Friend 1×04 – Dissolving BoundariesTEMPO DI LETTURA 4 min

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La preziosità del racconto di My Brilliant Friend potrebbe essere riassunta con un parallelismo scenico utile ad evidenziare la ricercatezza dell’opera.
In “The Dolls” una impaurita Elena ed una coraggiosa Raffaella arrivavano fin davanti alla porta di casa Carraci dove, dopo essersi scambiate un fugace sguardo di complicità fanciullesca, si apprestavano a bussare per pretendere da Don Achille la restituzione delle loro bambole, scomparse nel nulla dallo scantinato dove erano state gettate quasi fosse una prova di coraggio.
Il timore faceva da padrone della scena.
“Dissolving Boundaries” ripropone la stessa identica scena, ma con alcune differenze. Elena e Raffaella si presentano non per chiedere qualcosa in cambio, ma perché invitate (insieme alle rispettive famiglie ed agli amici) a festeggiare il capodanno. Ad accoglierli non c’è più il burbero e violento Don Achille, ma il garbato e cresciuto Stefano Carracci.
Una riproposizione tanto particolareggiata e ben fatta da mantenere la serie a vero e proprio must watch, nonostante la sua breve durata.
La distanza tra Elena e Raffaella si eleva da elemento silenzioso del racconto, come veniva appuntato nella precedente recensione, ad un qualcosa di tangibile e concreto. Elena si rende conto di essere attratta ed in perenne competizione con Lila, un fattore questo che da un lato le permette di eccellere a scuola quando percepisce che l’amica la sta sorpassando in quanto a bravura; tuttavia l’amicizia continua ad essere definita pericolosa, per stessa ammissione di Elena.
Ma non è nel solo ambito scolastico e dell’apprendimento che Elena percepisce la capacità di Lila di sovrastarla: anche dal punto di vista amoroso, infatti, Lila sembra riscuotere maggiore interesse ed attrarre molti più sguardi e più persone. Il tutto, a quanto pare, senza che se ne renda conto.
Il magnetismo di Lila è presto giustificabile e comprensibile: in una realtà sociale dove la figura femminile risulta sempre messa in disparte, accantonata e che poco si discosta da un normale soprammobile, una ragazza vivace, spensierata ed energica come Lila risulta qualcosa di nuovo e forse di insperato. Lila risulta il frutto prelibato (e proibito) che il rione ha magicamente fatto crescere senza che se ne rendesse effettivamente conto. Ed ora che è maturo, il frutto, il candore e la bellezza sono sotto gli occhi di tutti.
Impeccabili anche le primissime scene in cui Elena viene portata in città dal padre per poterla iscrivere al liceo. Proprio qui, dove il padre entusiasta mette in mostra le grandi conquiste scolastiche della figlia gonfiandosi il petto orgoglioso, Elena per la prima volta nella sua vita vede il padre farsi piccolo, impotente e sottomesso in un ambiente diverso rispetto a quello famigliare di casa. Lo scortese giudice Iodice che passando gli risponde malamente lo restituisce agli occhi dello spettatore (così come a quelli di Elena) piccolo ed insignificante.
Ma è grazie al padre che per la prima volta in vita sua Elena può finalmente vedere e sentire il mare, un qualcosa di sognato fin da quando era bambina.
C’è da far menzione anche dell’ottimo utilizzo della diatriba sociale dialetto vs lingua italiana: l’errato utilizzo degli accenti e l’emarginazione scolastica sono tutti elementi collegati alla difficoltà nel parlare fluentemente e correttamente l’italiano da parte di Elena che, arrivata al liceo, percepisce ora più che mai il divario sociale tra lei figlia di un usciere e tutti i suoi ricchi ed altolocati compagni.
In una puntata già di per sé senza pecche, lo splendido finale va a regalare solo l’ennesimo motivo per apprezzare questa serie. Il momento più atteso della cena di capodanno è ovviamente quello dei fuochi che rappresentano nella complicata gerarchia sociale del rione una possibilità per mettersi in mostra, dimostrare la propria forza ed il proprio potere. Ecco quindi che dalla più genuina, naturale e pacifica gioia, tutto precipita nella più oscura e tetra guerra civile di quartiere: da un palazzo all’altro, da casa Solara a casa Carracci, iniziano a volare insulti, fuochi e alla fine addirittura degli spari. Ma questo è sicuramente solo l’inizio di un conflitto che è destinato per forza di cose a diventare molto più grande.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tutto, ancora una volta
  • Nulla

 

Non c’è niente da aggiungere se non uno spassionato invito a recuperare quanto prima questa preziosa serie.

 

Metamorphoses 1×03 0.24 milioni – ND rating
Dissolving Boundaries 1×04 0.15 milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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