DC’s Legends Of Tomorrow 4×12 – 4×13 – The Eggplant, The Witch & The Wardrobe – Egg MacGuffinTEMPO DI LETTURA 4 min

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Let’s go to Narnia!

Sembra quasi incredibile, considerando gli esordi gloriosi di Legends Of Tomorrow in questa annata televisiva, il progressivo declino nell’abilità di realizzare 40 minuti a settimana di intrattenimento fuori dagli schemi. Le ragioni di questa stanchezza narrativa, d’altra parte, non si possono neanche imputare al numero degli episodi, che quest’anno ha visto una leggera diminuzione rispetto all’anno scorso, ma probabilmente ad aver contribuito è stata la lunghissima pausa post mid-season invernale, che ha spezzato – irrimediabilmente? – il filo del discorso. Persino due puntate come “The Eggplant, The Witch & The Wardrobe” e “Egg MacGuffin”, nonostante si concentrino principalmente sulla storyline stagionale dello scontro contro Neron, in questo senso, sembrano perdersi in diramazioni al limite dell’inutilità, annacquando il risultato finale che pure presenta degli spunti positivi.
Essendo ben consapevoli delle potenzialità raggiunte in passato dalla serie, soprattutto quando era stato il momento di tirare in ballo grandi classici come J.R.R. Tolkien e George Lucas, il primo dei due episodi si presenta accompagnato da una grande anticipazione per vedere come sarà reinventata l’opera di C.S. Lewis all’interno della sceneggiatura ma, a conti fatti, il risultato è piuttosto deludente. L’impianto moraleggiante de “Le Cronache di Narnia”, infatti, poco si presta alla messa in scena completamente amorale delle Leggende, e gli showrunner si ritrovano a dover giocare al ribasso, limitandosi a poche, piccole e banali citazioni. Il viaggio nella coscienza di Ava, per impedire a Neron di impadronirsene, diventa l’occasione per la direttrice del Bureau, in compagnia di Sara, per passare un “weekend familiare all’Ikea”, ma data la natura dello show non osiamo infierire troppo nell’osservare l’enorme dislivello che intercorre tra una soluzione del genere e le epiche avventure dei fratelli Pevensie nel mondo di Narnia. Salvo offrire alcuni (pochi, in verità) momenti ironici, il percorso delle due spasimanti tra mobili da montare e materassi decisamente oversize, risulta essere eccessivamente smielato e lontano dagli standard ironici a cui Legends Of Tomorrow ha abituato. Lo stesso discorso vale anche per la nuova, improvvisa e non necessaria love story tra Zari e Nate, che oltre ad essere per entrambi out of character, al momento esiste solo in funzione della “linea comica”, ma pochi risultati porta anche su quel versante.
Se a questo eccesso di romanticismo si aggiunge anche la parentesi al parco divertimenti della famiglia Heywood, che ha il risultato di gettare ancora di più lo spettatore in confusione nel tentativo poco efficace di mostrare il compianto Hank secondo diverse sfumature, poco rimane a convincere in questo “The Eggplant, The Witch & The Wardrobe”, ad eccezione, come si accennava in precedenza, dello svilupparsi della narrativa legata a Neron, che vede quantomeno un interessante team-up tra Constantine e Nora Darkh.

Mick: “Nasgowa chased Cash for one reason. It’s the same reason humans have gotten together since the dawn of time. It’s why people like you come to conventions and dress up as your favorite characters. Why a man sits behind a desk typing, pouring out his heart. Why an author – a writer – replies to fans. It’s connection. Human connection. I am Rebecca Silver.

In “Egg MacGuffin” le cose sembrano migliorare un poco, anche se forse non abbastanza. Anche qui il focus primario è tutto concentrato sul villain di stagione, visto che già dal titolo viene rivelato in perfetta tradizione hitchcockiana che la ricerca dell’uovo dorato da parte di Zari e Nate non è che una (di nuovo, inopportunamente smielata) distrazione. Potrebbe far discutere la scelta di affidare così tanto minutaggio a due personaggi come Ray e Gary, che non brillano di certo nelle loro interpretazioni, ma al momento è ancora presto per poter valutare l’effettiva riuscita di un personaggio “informe” come Neron: solo nel prossimo futuro sarà possibile capire se la scelta di rinunciare così presto a Christian Keyes (che aveva fin qui prestato il volto sia al demone infernale che a Desmond) sia stata per il meglio.
Per il momento, non si può far altro che apprezzare il gradito ritorno della demenzialità irriverente tipica della serie nella parentesi riservata a Mick Rory e al suo “coming out” alla convention delle pancine al Romanticon. Nella speranza che questo fantomatico uovo dorato in fondo non sia qualcosa di più di un semplice macguffin: d’altronde – CGI permettendo – i draghi ultimamente sembrano andare di moda…

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Accelerata nella narrazione stagionale
  • Mick Rory a.k.a. Rebecca Silver
  • Team-up Constantine – Nora Darkh
  • Egg MacGuffin
  • Smielato romanticismo
  • Nate e Zari
  • Sara e Ava
  • La vendetta di Gary

 

Penso che sia una follia andare all’Ikea,
c’è sempre una gran confusione anche di sabato sera.
Poi lo sai mi fa tristezza vedere la gente
che sogna di comprare tutto e si accontenta di niente.
(Brunori Sas, “Lei, lui, Firenze“)

 

Séance and Sensibility  4×11 0.98 milioni – 0.3 rating
The Eggplant, The Witch & The Wardrobe 4×12 0.85 milioni – 0.2 rating
Egg MacGuffin  4×13 0.91 milioni – 0.3 rating

 

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