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Arrivando dopo episodi come “License To Elongate” o “Dead Man Running“, “The Last Temptation Of Barry Allen” si piazza serenamente un paio di spanne sopra tutto il resto. Non una missione impossibile ma nemmeno una così facile vista la qualità sbandierata finora dalla gestione Eric Wallace. Va chiarito fin da subito che la prima parte di questo doppio episodio non è eccellente, anzi mantiene più che vividi diversi problemi strutturali della serie, ma quanto meno riesce a portare la narrazione ad un livello più profondo. E questo aiuta veramente molto la sopportazione di questi quaranta minuti. Poi la seconda parte, ben più adrenalinica e meno introspettiva, aiuta a compensare i vari gap.
Guardando la situazione da un punto di vista più ampio e cercando delle similitudini, sia la prima parte di questo doppio fake midseason che “Reset” di Arrow sono legati in qualche modo al filone natalizio del celebre A Christmas Carol: se in Arrow la crescita personale di Oliver passa attraverso le ineluttabili morti di Quentin Lance e diversi loop, quella di Barry Allen si manifesta sotto forma di realtà futuribili scaturite dal subconscio in guerra tra Ramsey e la Speed Force. Il risultato è piuttosto piacevole perché, contro ogni tipo di buonismo (e anche a causa di una generale mancanza di ragione della Speed Force), Barry alla fine opta per Bloodwork trasformandosi in un suo adepto con occhi e bocca neri: Dark Flash.
Tralasciando gli effetti speciali abbastanza discutibili visti soprattutto nel finale di entrambi gli episodi, con un Barry chiaramente riprodotto malissimo in CGI ed un Bloodwork (in versione fumettistica) che è chiaramente frutto di una mancanza di budget (probabilmente riservato per Crisis On Infinite Earths o almeno si spera), il risultato non è malvagio. C’è definitivamente puzza di midseason finale ma c’è anche profumo di Crisis, così come si evince anche dal cielo che si è tinto improvvisamente in rosso allo scoccare della mezzanotte o da Nash che finalmente accede al portale di Mar Novu.
In entrambi gli episodi viene concesso molto spazio anche a tutti i comprimari che, in maniera decente (Cecile e Kamilla) o indecente (Iris, Kamilla ed Allegra), aiutano a spendere un po’ di minutaggio. Chi manca è Ralph Dibny, non presente e nemmeno menzionato per 80 minuti, soprattutto dopo essere stato nominato successore di Flash come protettore di Central City in “License To Elongate“.
Una mancanza che francamente non si nota durante la doppia puntata per merito del buon ritmo narrativo, ma che invece emerge fastidiosamente a posteriori quando si realizza questo enorme non-sense. Soprattutto se si ripensa a come Cisco e Iris vengano lasciati in balia di loro stessi a risolvere il tutto.
Una nota molto piacevole di questa sorta di midseason finale è la tendenza ad andare controcorrente rispetto allo storico della serie. Eric Wallace ha un approccio molto più pragmatico in alcune situazioni rispetto ai suoi predecessori, un approccio che si può riconoscere dal modo in cui il Team Flash lavora insieme e dalla scelta di come fermare la minaccia di Bloodwork. In generale ci si sarebbe aspettati il classico scontro con Flash, scontro che arriva ma che in realtà è surclassato dall’intervento di Allegra e dei suoi raggi ultravioletti.
Lo stesso dicasi per il Team Flash che, essendo completamente disgregato e privo incredibilmente di Ralph, vede un’intensa collaborazione tra Cisco ed Iris come il fulcro di tutto. E funziona anche stranamente molto bene.
Guardando la situazione da un punto di vista più ampio e cercando delle similitudini, sia la prima parte di questo doppio fake midseason che “Reset” di Arrow sono legati in qualche modo al filone natalizio del celebre A Christmas Carol: se in Arrow la crescita personale di Oliver passa attraverso le ineluttabili morti di Quentin Lance e diversi loop, quella di Barry Allen si manifesta sotto forma di realtà futuribili scaturite dal subconscio in guerra tra Ramsey e la Speed Force. Il risultato è piuttosto piacevole perché, contro ogni tipo di buonismo (e anche a causa di una generale mancanza di ragione della Speed Force), Barry alla fine opta per Bloodwork trasformandosi in un suo adepto con occhi e bocca neri: Dark Flash.
Tralasciando gli effetti speciali abbastanza discutibili visti soprattutto nel finale di entrambi gli episodi, con un Barry chiaramente riprodotto malissimo in CGI ed un Bloodwork (in versione fumettistica) che è chiaramente frutto di una mancanza di budget (probabilmente riservato per Crisis On Infinite Earths o almeno si spera), il risultato non è malvagio. C’è definitivamente puzza di midseason finale ma c’è anche profumo di Crisis, così come si evince anche dal cielo che si è tinto improvvisamente in rosso allo scoccare della mezzanotte o da Nash che finalmente accede al portale di Mar Novu.
In entrambi gli episodi viene concesso molto spazio anche a tutti i comprimari che, in maniera decente (Cecile e Kamilla) o indecente (Iris, Kamilla ed Allegra), aiutano a spendere un po’ di minutaggio. Chi manca è Ralph Dibny, non presente e nemmeno menzionato per 80 minuti, soprattutto dopo essere stato nominato successore di Flash come protettore di Central City in “License To Elongate“.
Una mancanza che francamente non si nota durante la doppia puntata per merito del buon ritmo narrativo, ma che invece emerge fastidiosamente a posteriori quando si realizza questo enorme non-sense. Soprattutto se si ripensa a come Cisco e Iris vengano lasciati in balia di loro stessi a risolvere il tutto.
Una nota molto piacevole di questa sorta di midseason finale è la tendenza ad andare controcorrente rispetto allo storico della serie. Eric Wallace ha un approccio molto più pragmatico in alcune situazioni rispetto ai suoi predecessori, un approccio che si può riconoscere dal modo in cui il Team Flash lavora insieme e dalla scelta di come fermare la minaccia di Bloodwork. In generale ci si sarebbe aspettati il classico scontro con Flash, scontro che arriva ma che in realtà è surclassato dall’intervento di Allegra e dei suoi raggi ultravioletti.
Lo stesso dicasi per il Team Flash che, essendo completamente disgregato e privo incredibilmente di Ralph, vede un’intensa collaborazione tra Cisco ed Iris come il fulcro di tutto. E funziona anche stranamente molto bene.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Per essere una sorta di midseason finale si può essere abbastanza soddisfatti. Rimangono purtroppo vivide diverse carenze che, con un po’ più di cura, sarebbero facilmente migliorabili. Si può solo sperare che tutto ciò non vada ad infastidire anche la Crisi che è finalmente arrivata.
License To Elongate 6×06 | 1.29 milioni – 0.5 rating |
The Last Temptation Of Barry Allen, Pt. 1 6×07 | 1.17 milioni – 0.4 rating |
The Last Temptation Of Barry Allen, Pt. 2 6×08 | 1.33 milioni – 0.5 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.