The Blacklist 7×13 – Newton Purcell (No. 144)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Aram:This is a bad idea!

Il caso del giorno

Viene trattato un argomento di cui si parla poco: l’inquinamento acustico. Di solito si parla di quello luminoso. Il blacklister di turno ha un apparecchio utile non a sentire meglio, ma a smorzare i suoni per avere un po’ di tregua dal rumore dei server del super mega centro di elaborazione e gestione dati impiantato vicino a casa sua. Usa però gli stessi poteri del suono per uccidere, mentre cerca di vendicarsi contro la ditta informatica in questione. Finora si era parlato di questo uso delle onde sonore solo in un vecchio episodio di X-Files, mentre, nel mondo di The Blacklist, si era visto un coltivatore intento a usare la musica di Mozart per far crescere meglio le piante (e Lizzie sentire musica dello stesso compositore in gravidanza, perché pare che così i bambini diventino più intelligenti). Il tema, dunque, non eccessivamente sfruttato e il suo svolgimento mediamente scorrevole e pimpante rendono apprezzabile questa parte dell’episodio.

Elodie e Aram

La sotto trama riguardante la relazione fra i due inizia bene, con i toni adrenalinici e divertenti su cui è impostata la loro relazione. Prima della fine della puntata, però, il clima s’incupisce: muore il povero Mr. Radcliffe, marito di Elodie e salta fuori un contratto prematrimoniale il quale, a detta di lei, non doveva esistere. Peggio ancora: in esso si sancisce, per la signora, un congedo senza diritto a nulla in caso di divorzio, ma un’eredità miliardaria in caso di vedovanza. Sospettare una sua colpevolezza nella morte del marito, o almeno nell’aggravarsi delle sue condizioni, sembra il minimo, mentre non sono stati mai chiariti suoi eventuali legami con Berdy e Katarina Rostova. Preoccupa vedere il caro Aram coinvolto in tutto questo, tanto più ora che si è dichiarato pronto a seguire l’amata nel bene e nel male, senza calcoli. Per lui ci sono certamente grossi guai all’orizzonte.

Glenn

Questa sotto trama, ad analizzarla a freddo, è tutta un’idiozia. A quanto pare, comunque, le gare di “tocca il suv” negli Stati Uniti esistono davvero, un po’ come le maratone di danza. Sarebbe però stato più facile organizzare il furto del veicolo a competizione conclusa. Per fortuna è così bello e divertente vedere l’ometto della Motorizzazione impegnato con “occhi della tigre” e Red ancora di buon umore, da far passare la logica in secondo piano. Forse Glenn si è voluto far perdonare il suo infelice intervento in tribunale, per testimoniare. Anche Red ha sancito la pace fatta con l’amico, dopo la lite dell’ultima volta, attraverso la targa della macchina di lusso regalatagli: ID – ZERV in inglese si legge come “I deserve”, in italiano “me lo merito”. Siccome poi nessuna storia riesce bene senza un degno avversario, merita una menzione anche il simpatico Pastore Ritzen.

Lizzie

L’agente Keen svolge il suo lavoro d’ordinanza con perizia ed efficienza, ma molto più interessante è la piccola indagine che sta svolgendo per conto suo, la quale potrebbe non rivelarsi alla fine tanto piccola: vuole avere un confronto con Ilya Koslov. Meglio ancora, si sta preparando a lasciare la città, forse anche gli Stati Uniti e a far perdere le proprie tracce. Per Agnes è già pronto il passaporto con la sua prima identità fittizia, custodito nella cassetta scovata nella prima puntata sotto le assi del pavimento, quella con un marchio molto simile alla cicatrice sulla mano di Lizzie. Red si è detto sicuro che la ragazza arriverà da sola alla verità che lui non le vuole dire, ma resta da vedere cosa se ne farà lei, una volta venutane a conoscenza. Per il momento, meglio vederla così rispetto alla sua versione “rassegnata”.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Originalità del tema principale
  • Glenn
  • Nuova iniziativa di Lizzie
  • Il lancio col paracadute
  • La faccenda del suv è una bufala concettuale
  • Si prevedono tempi cupi per il povero Aram

 

Puntata ricca, di maggiore originalità rispetto alla precedente e una buona dose di divertimento, per cui il voto si alza. Con il prossimo episodio, si dovrebbe entrare ancor più a fondo nei misteri della serie: è prevista infatti una trasferta in Alaska, con rivelazioni sul passato dell’agente Park.

 

Cornelius Ruck 7×12 4.77 milioni – 0.6 rating
Newton Purcell 7×13 4.70 milioni – 0.6 rating

 

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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