Gomorra 5×03 – Episodio 3TEMPO DI LETTURA 3 min

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Gomorra 5x03 RecensioneDopo un avvio introduttivo, ma non per questo poco meritevole, la nuova ed ultima stagione di Gomorra spicca decisamente il volo in questa terza puntata.
Le varie trame, apparecchiate nella doppia première con tanto di ritorno dell'”Immortale“, iniziano a districarsi spaziando tra i territori di Villa Literno, arrivando fino ai paesi vesuviani. Entrano, come di consueto in ogni nuova stagione della serie originale Sky, nuovi personaggi in gioco che allargano il discorso, come O’ Galantommo ed i vari capi delle piazze di Secondigliano.
La sensazione è che la strada intrapresa sia quella più funzionale per garantire la degna chiusura a uno degli show più importanti di sempre della serialità italiana.

O’ King:Che c’e a ricere o’ munaciè? Cà stamm’ parlann’ re problem’ re piazze. Tu ‘na piazza nun a tieni, tu tien’ nu curtile.

NUOVI VOLTI: MUNACIELLO E GALANTOMMO


Il pregio di questo “Episodio 3” è soprattutto quello di introdurre nuovi personaggi, che riescono subito a catturare lo schermo e a ritagliarsi un loro piccolo spazio all’interno del grande mosaico quale è Gomorra. C’è sicuramente il boss dei paesi vesuviani, O’ Galantommo, interpretato con maestria da Antonio Ferrante. La scena del rifiuto a Gennaro per quanto riguarda il rimangiarsi la parola data ai Levante rimarrà probabilmente impressa a lungo nella mente dello spettatore, al pari del famoso bicchiere di urina.
L’altra new entry incisiva è quella di Federico Maccauro, beffardamente soprannominato O’ Munaciello, ispirandosi alla tradizione mistica-folkloristica partenopea. Il personaggio, interpretato da Carmine Paternoster, è il protagonista della puntata, risultando decisivo prima nella mediazione con i Levante, per rasserenare gli animi delle piazze, e poi addirittura prendendo in sposa Grazia Levante, diventando quindi una pedina del clan di Villa Literno per la guerra annunciata con Gennaro Savastano.

Gennaro Savastano:Arricuordate ‘na cosa Igor: chi è amico mio mò, sarà amico mio per sempre.

GENNARO UOMO LIBERO


L’altro snodo importante mostrato in questa puntata è il definitivo rientro di Gennaro Savastano nel “business”. Dopo aver provato, nella stagione scorsa, a ripulirsi dagli affari sporchi con la costruzione di un secondo aeroporto a Napoli, Genny si è dovuto arrendere alle minacce di Patrizia, diventando un latitante e rinchiudendosi. Ora però i tempi sono maturi ed è ora di tornare in gioco per riappropriarsi della sua “casa”, ovvero Secondigliano.
Dopo essersi presentato alle vele di Scampia davanti agli insoddisfatti capi-piazza dei Levante, ora Savastano pianifica di tornare in grande stile rubando ai nemici di Villa Literno il carico di droga in arrivo, con le buone o le cattive. E saranno proprio le cattive, con la bella sequenza dell’intercettazione del furgone, che regalano a Gomorra sprazzi di action nudo e crudo. Torna ad essere importante anche la figura di Azzurra, accantonata per motivi narrativi nelle prime due puntate. La moglie del boss testimonia infatti a favore del marito, descrivendo a Ruggeri l’alibi di Gennaro nel giorno della morte del padre, Pietro Savastano.

Ciro Di Marzio:So’ rimasto semp’ o’ stesso, ‘nu guaglione e miezz’ a vij.

IMMORTALE TORNA A CASA


Sul finale di puntata c’è spazio anche per il ritorno atteso di Ciro al suo quartiere natale, Scampia. Una scena che, dopo la parentesi del film L’Immortale, apparirà con occhi diversi allo spettatore, memore delle vicissitudini del giovane Ciro Di Marzio a partire dal terribile terremoto del 1980. Il breve dialogo con un bambino contrabbandiere di sigarette, affascinato dalla figura del killer, è una scena tenera ma allo stesso tempo profondamente inquietante.
L’unica nota stonata fin qui è l’impiego di O’ Maestrale, annunciato come personaggio potente tra i ranghi della camorra e molto pericoloso, al momento risulta una sorta di Malammore 2.0, non incidendo quanto dovrebbe. Questo non è da imputare all’interpretazione di Domenico Borrelli, ma più alla scrittura del personaggio stesso all’interno della vicenda.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il rifiuto di O’ Galantommo
  • O’ Munaciello, new entry interessante
  • Don Gennaro non più latitante
  • Il rapimento del furgone
  • Il finale con Ciro
  • O’ Maestrale non fa paura come dovrebbe

 

Un altro ottimo episodio diretto da Marco D’Amore, che ormai ci prova gusto ad auto-dirigersi. Con “Episodio 3” Gomorra si lancia quest’ultima stagione direttamente nel clou della narrazione con tocchi degni delle prime stagioni.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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