Recenews – N°345TEMPO DI LETTURA 3 min

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Non sapremo mai come si sopravvive su Marte. O almeno non grazie ad Away. La science fiction drama con protagonista Hilary Swank rilasciata su Netflix lo scorso settembre, è stata cancellata dopo una sola stagione. Non chiari i motivi di questa scelta, se dovuti alle sempre più comuni cause da Covid o se gli ascolti, seppur numerosi, non rientravano comunque nei costi per una produzione ambientata nello Spazio. Sta di fatto che Away si ferma dopo 10 episodi con la puntata “Home”.
Intanto, sempre in casa Netflix continuano i casting per i volti dei futuri reali nelle prossime stagioni di The Crown: ad Imelda Staunton, Jonathan Pryce e Lesley Manville si unisce anche Dominic West pronto ad interpretare un più in là con l’età Principe Charles.

 

E’ pronta a tornare anche con una terza stagione Miracle Workers, l’anthology comedy di casa TBS con protagonisti Daniel Radcliffe e Steve Buscemi. La serie, il cui secondo season finale è andato in onda lo scorso marzo, avrà una nuova ambientazione anche per i nuovi episodi che questa volta vedranno i protagonisti nel 1800.
Rinnovo che arriva anche per Staged, serie con David Tennant e Michael Sheen girata durante i mesi di lockdown interamente attraverso videochiamate a distanza; dopo i primi 6 episodi, la BBC rinnova la serie anche per una seconda stagione.

 

La prima stagione aveva già raccolto molti consensi, esaltati anche dalla vittoria della sua protagonista Zendaya agli scorsi Emmy Awards nella categoria “miglior attrice protagonista di una serie drama”. Un successo che ha solo amplificato il desiderio di una seconda stagione di Euphoria comunque già annunciata. Tuttavia, in attesa che il nuovo ciclo sia completato, la HBO ha anticipato l’arrivo di due episodi speciali della serie che faranno da intermezzo al nuovo ciclo. L’appuntamento con il primo episodio è previsto per il prossimo 6 dicembre.

 

Nessuno nutriva molte speranze riguardo la sua riuscita e infatti non vi è stato nessun colpo di scena finale. La piattaforma Quibi, presentata sul mercato solo lo scorso aprile, chiude i battenti dopo appena 6 mesi di scarsi risultati. La nuova realtà (che al suo interno contava prodotti come The Fugitive), voleva sbaragliare la concorrenza attraverso prodotti “portatili” destinati agli smartphone, con episodi della durata di appena 10 minuti. Un progetto particolare che non ha riscosso successo, con il rimpianto del presidente Jeffrey Katzenberg che ancora si chiede se in assenza della crisi da Covid le cose sarebbero andate diversamente.

 

Le flebili speranze che ormai circondavano una possibile (lontana) nuova stagione di Mindhunter vengono quasi interamente demolite dallo stesso David Fincher che la considera “probabilmente morta”. Il crime drama con protagonisti Jonathan Groff e Holt McCallany al momento è fermo alla seconda stagione, con Netflix che aveva posto la serie in un sorta di pausa indefinita. Seppur la causa primaria di tale ritardo veniva attribuita agli impegni di tutti gli addetti ai lavori, adesso è lo stesso Fincher ad aggiungere ulteriori motivazioni: una serie troppo di nicchia per un costo troppo elevato che richiede un lavoro esorbitante. Netflix intanto non chiude ancora ufficialmente la porta, ma il suo “forse in 5 anni” basta per ridurre all’osso ogni speranza.

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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