Il quarto episodio della serie tv Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, prodotta da Sky Studios e dalla Groenlandia di Sibilia e Rovere, mette momentaneamente in pausa il nastro e si concentra sulla prima lite tra Max e Mauro.
Per quanto possa essere romanzata ai fini narrativi e televisivi, la litigata tra i due migliori amici risulta realistica e credibile; una litigata tra due persone con caratteri diversi, seppur complementari. Una litigata tra due amici fraterni che, prima o poi, capita a tutti.
Dopo l’apparizione in tv nel programma di Jovanotti, infatti, Max e Mauro cercano di cavalcare l’onda della notorietà, ma devono scontrarsi con una città paranoica, con pochissime discoteche e troppe farmacie.
Max, più concreto e realista, vorrebbe ammettere la sconfitta, mentre l’idealismo spinto di Mauro vorrebbe battere il ferro finché è caldo. I due amici rompono la loro amicizia, si allontanano e non si vedranno per un anno intero.
MAX
Per la prima volta l’episodio si divide in tre piccoli capitoletti, dedicati ai tre protagonisti della storia: Max, Mauro e Silvia. Il pubblico potrebbe storcere il naso nel vedere una parte della puntata interamente dedicata a Silvia, character secondario, ma tutto è funzionale all’evoluzione della storia.
Come si vedrà sul finale dell’episodio, infatti, Silvia risulta fondamentale e necessaria per la creazione di Non Me La Menare, una delle prime hit degli 883, che verrà poi inserita nel loro primo album, “Hanno Ucciso L’Uomo Ragno”.
Max decide di chiudere con la musica e di buttarsi a capofitto nella nuova esperienza del servizio civile presso la Croce Rossa. Pezzali si ambienta subito e crea una seconda famiglia con i suoi colleghi, nonostante qualcosa non torni nella sua normalità.
Il dialogo con Cisco, oltre ad essere ben scritto e uno specchio disarmante delle ansie che provano i giovani, diventa uno spartiacque per Max. “Una vita come tante”, dice Cisco mentre dipinge un ipotetico futuro, ma sarà la vita che vuole e si merita Max?
MAURO
Anche Mauro fatica ad adattarsi alla sua vita senza Max, forse molto più di Pezzali, proprio per il carattere fortemente sognatore e testardo di Repetto. Il fatto di non avere più un sogno, di essere tornato alla mediocrità, alla mancanza di un qualcosa in più (come ripetuto in maniera ironica nel secondo episodio), lo destabilizza fortemente.
Mauro si trova a suo agio solo nei villaggi turistici a fare l’animatore (non stupisce che poi mollerà tutto per andare a Disneyland), ma, questa volta, neanche questo sembra funzionare.
Repetto si ritrova spettatore dei sogni e progetti altrui, senza che lui stesso riesca ad essere protagonista sul palcoscenico della propria vita. Un sogno, infatti, Repetto ce lo aveva ed era suonare con Max.
La pace tra i due ragazzi arriva in maniera naturale e spontanea, senza bisogno di troppi fronzoli e raffiche di scuse. Ci si vuole bene, si litiga, si cresce e ci si perdona a vicenda.
“E tutto va, come deve andare”.
SILVIA
Alice Filippi (regista di questo episodio) e gli sceneggiatori decidono di dare maggior risalto al personaggio di Silvia, ragazza che condivide con Max un senso di soffocamento in una realtà che non sente sua.
Pavia, l’università, il suo fidanzato bello, ma noioso, gli amici di lui insopportabili e superficiali, tutto sembra chiudersi attorno a Silvia che trova nelle chiacchierate con Max l’unica valvola di evasione e di sfogo.
Come detto precedentemente nella recensione, uno di questi sfoghi di Silvia sarà proprio d’ispirazione per Max e il testo di “Non Me La Menare”. Bellissima sia la sequenza in cui Silvia parla e Max si immagina già la canzone, sia il passaggio dall’inglese (Don’t Break My Balls) all’italiano, suggerito da Repetto.
L’ottima chimica tra Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli è sempre più evidente, come se gli attori diventassero davvero due giovani Max e Mauro che improvvisano una hit storica nella tavernetta di Pezzali.
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Ancora il massimo dei voti per il nuovo episodio di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno. Una serie divertente, empatica, scanzonata, nostalgica e rappresentazione di sogni ed emozioni di tantissime persone.
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.