Mercoledì 1×06 – Un Triste CompleannoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Mercoledì 1x06

Al terzultimo episodio è ormai chiaro (oltre come s’intende già dal titolo) che la presenza degli altri membri della famiglia Addams sia fondamentalmente secondaria, motivo per cui è possibile contare su una sola mano le volte in cui la scena è dedicata a loro.
Tuttavia, è proprio in questa sesta puntata che viene condotta una breve ma intensa analisi interiore di un altro character finora sì presente ma senza troppo spessore. È Bianca che finalmente trova il coraggio di ammettere le sue debolezze, mostrando un lato di sé più tenero e persino umano al di là della personalità da leader da cui si lascia sopraffare.
Infatti, come quasi ogni protagonista arrogante e vincente di un teen drama, viene fuori fin troppo facilmente che la sua non è altro che una corazza che – nolente o volente – ha dovuto costruirsi negli anni per tenere testa al giudizio negativo della gente e soprattutto per smentire le basse aspettative di sua madre. Alla stessa maniera pure Mercoledì è costretta a fare nuovamente i conti con dei sentimenti per lei anomali e, per la prima volta nella sua vita, persino la morte le si presenta come qualcosa da temere.
Chi invece resta apparentemente sfuggente è lo sceriffo Galvin (Jamie McShane) che rivela involontariamente di avere qualcosa in più della sua vecchia rivalità con Gomez che lo lega agli Addams. Chissà che gli ultimi due episodi che separano il pubblico dalla fine di questa prima stagione di Mercoledì non riescano a sorprendere più di quanto ci si possa immaginare.

ESPRIMI UN DESIDERIO


Goody Addams: “Si è soli incapaci di fidarsi degli altri, vedendo solo l’oscurità in loro.” 

Un messaggio segreto recapitato a Mercoledì la conduce a una festa a sorpresa per il suo compleanno organizzatole dagli amici nel luogo per lei più ideale, una cripta. Mentre i suoi compagni si mostrano scontatamente più entusiasti di lei, la festeggiata sembra apprezzare di più il posto in cui si trova che le offre, in maniera quasi inaspettata, ulteriori indizi per le sue indagini che sembrano vicine a una risoluzione.
Insomma, a tutti tranne che alla più stramba del gruppo di strambi sta a cuore celebrare quest’occasione speciale per farle capire soprattutto di non essere sola, ma la solitudine è proprio quello che si è da sempre auspicata. Non le sarà facile, tuttavia, vedere questo suo desiderio realizzato perché Enid pare avere una missione ben precisa: sciogliere l’incantesimo che ha pietrifico il cuore di Mercoledì.
E a proposito di questo ennesimo riferimento harrypotteriano, non solo le atmosfere della serie ricordano le ambientazioni della saga del giovane mago inglese (come è facile letteralmente vedere in ogni altro episodio della serie), ma anche il rapporto fra Mercoledì ed Enid diventa inevitabilmente un parallelo al femminile dell’amicizia fra Harry e Ron cuor di leone.

LA PAURA FA NOVANTA


Mercoledì: “Nessun uomo sceglie il male perché è male. Lo scambia solo per la felicità, il bene che cerca.”

Le visioni di Mercoledì continuano a essere presenti e con esse Goody Addams che questa volta le mostra un cancello. Bisogna capire di che posto si tratti e a cosa o chi conduca una volta aperto. Dopo svariati tentativi d’investigazione, interrogando un po’ chiunque le capiti a tiro, la mossa più giusta sembra quella di rivolgersi a Xavier, il più artistico e sensibile dei suoi amici che forse riuscirà a dare la giusta interpretazione del luogo abbozzato nei suoi ricordi.
Il mistero è presto risolto: si tratta della villa un tempo appartenente agli ormai defunti Gates, la famiglia del ragazzo presumibilmente ucciso da Gomez Addams durante i suoi anni giovanili alla Nevermore Accademy. A un passo dalla verità, Mercoledì non ha nessuna intenzione di rinunciare a essere la controfigura del detective Conan, al contrario, v’è disposta persino a morire finché però non dovrà vedersela faccia a faccia con il mostro tanto ricercato che le farà cambiare idea…

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I continui riferimenti letterari (in questo caso alla scrittrice Mary Shelley)
  • Il “coming out” del lato umano di personaggi apparentemente imperturbabili 
  • La pignatta piena di ragni
  • Il minutaggio di quasi un’ora risulta eccessivo dal momento in cui determinati siparietti e dialoghi sembrano svolgere la mera funzione di tappabuchi.

 

Per quanto sufficientemente prevedibile al punto da non poter essere definito un plot esattamente originale, i non rari colpi di scena contribuiscono a render godibile e a far sì che l’intera storia valga la pena d’essere guardata anche da un pubblico più adulto.

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Amante della letteratura, decisamente meno della matematica, procrastinatrice seriale la cui unica costanza nella vita è la pizza. Giunge a Recenserie per mettere a tacere i sensi di colpa del troppo tempo speso a guardare serie TV anziché studiare e farsi una carriera.

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