The Good Fight 6×04 – The End Of Eli GoldTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Good Fight 6x04 RecensioneUna serie dalle brillanti caratterizzazioni, con autori dalle menti vulcaniche, oltre che con uno stile ricercato e mai soporifero, può vivere momenti di stanca? E come si può ovviare a tale situazione?
Si è detto e ridetto di come The Good Fight soffra la mancanza di una trama lineare e definita, ma ciò che veramente porta a notare l’inesorabile tramonto di uno show che doveva proseguire il filone di The Good Wife è come personaggi molto ben caratterizzati ormai non abbiano più niente da raccontare.
Si assiste ai crucci e alle riflessioni di persone con conflitti interiori, sì, ma in continua trasformazione, manifesto di un’alta borghesia annoiata.
Per questo occorreva calare alcuni assi che in passato avevano funzionato.

ELI GOLD E MARISSA


Uno di questi assi era inevitabilmente Eli Gold, onnipresente nello show grazie a Marissa, ma mai veramente presente fino alla 6×02. Quello che si attribuisce ad Eli è un finale non proprio degno, vista la continua fumosità di ciò che accade e di ciò che accadrà. Inevitabilmente Marissa assume un significato più profondo di quello che aveva portato avanti in questo spin-off.
Ciò che si approfondisce nel personaggio interpretato da Alan Cumming è l’aspetto puramente più personale, non tanto politico. Il motivo per cui è a processo viene rivelato strada facendo, le sue strategie politico-diplomatiche non sono mai precise e specifiche come erano nella serie madre. Ciò che ne risulta è la classica crisi di mezza età, emersa solo grazie ad un evento traumatico, una messa in discussione di tutto ciò in cui si è creduto fino a quel momento. Nonché una valorizzazione degli affetti più stretti, quindi Marissa.
Ecco, Marissa è quella che ne esce effettivamente valorizzata, sia per la sua attività da avvocato (arrivata sempre in maniera un po’ frettolosa e forzata) ma soprattutto nella sua persona. La comparsata del padre ha rappresentato un booster necessario, non per il poco valore del personaggio, bensì per il baratro di dispersione tipico di The Good Fight in cui anche Marissa stava finendo. E se Diane lo può reggere, non è detto che la cosa valga per tutti.

FRANK LANDAU


Ma, per il torpore dello show, la vera scossa non è rappresentata dalla presenza/evoluzione di Eli Gold, bensì da un colpo di scena vagamente paraculo che fa leva su uno dei momenti più strazianti di The Good Wife. Senza citare direttamente la scena cui si fa riferimento, l’uccisione di Landau è uno strappo che giustifica anche il clima di violenza e disordine presentato da inizio stagione. La crudezza e il cervello esplicitamente spappolato sullo specchio, di quello che a tutti gli effetti era un personaggio storico del mondo narrativo dei King, risvegliano lo spettatore da un torpore che, malgrado il clima di tensione circostante, sta avvolgendo lui come i protagonisti.
L’unico scosso dalla brutale uccisione di Landau è Eli, anche perché toccato dal fatto che in teoria il proiettile era a lui destinato. Diane e Liz vivono comunque la cosa con distacco e distanza, concentrate dal loro mondo, come elemento lontano e parte della rete di violenza di cui non si stanno comunque interessando troppo.

I PERSONAGGI DI THE GOOD FIGHT


Per quanto riguarda il resto del parco personaggi, continua la dispersione generale. Ad esempio, in questa puntata le vicende di Carmen Moyo vengono allegramente lasciate da parte. Diane, anche con gli eventi tragici di sfondo, continua il suo interessamento a senso unico verso il suo dottore e il fantastico mondo delle droghe, con tanto di delusione in stile adolescenziale nello scoprire che il suo pusher legalizzato è in realtà sposato.
Maggiore interesse è riscontrabile nell’approfondimento della figura di Ri’chard, della sua strana vita familiare, ma soprattutto del suo passato (emerso nell’unico scampolo di importanza data a Jay Dipersia in questo episodio, forse nell’intera stagione).

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’attentato
  • I dialoghi tra Eli e Diane portano indietro nel tempo
  • Nuova importanza di Marissa
  • Degna conclusione per il personaggio di Eli…
  • Forse poco verosimile lo shock così a piccole dosi per un morto illustre (eccezion fatta per Eli)
  • … ma forse fine a sé stessa

 

Forse miglior episodio della stagione finora ma per ottenere questo effetto, neanche così netto, si è dovuto ricorrere ad un insieme di assi non da poco. L’atmosfera ovattata non viene annullata del tutto e mai come ora sembra legittimo che si stia arrivando alla fine.

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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