Nonostante un ritmo apparentemente più lento e rilassato, il quinto e penultimo episodio di The Falcon And The Winter Soldier si dimostra il picco di maturità non solo della serie, ma probabilmente anche dell’intero Marvel Cinematic Universe.
“I AM CAPTAIN AMERICA”
In seguito al potente finale di “The Whole World Is Watching”, era logico che buona parte del quinto episodio si sarebbe focalizzato su John Walker e sul destino dello scudo.
La puntata si apre proprio col confronto tra Walker e il duo Sam-Bucky, intenzionati finalmente a privare John dello scudo e, di conseguenza, del titolo stesso di Captain America.
Walker si è dimostrato, già negli episodi passati, profondamente spezzato e scosso; un personaggio evidentemente anche molto insicuro, ma che si fa forza e dà valore con riconoscimenti, meriti e titoli importanti. La cosa è particolarmente evidente in questo episodio (ma non solo), dove ribadisce in più di un’occasione di essere Captain America, nonostante nessuno lo ritenga ormai più tale.
Lo scontro a inizio puntata è estremamente violento per gli standard della Marvel, molto meno cartoonesco e decisamente più crudo e grezzo. La conclusione di tale lotta è piuttosto emblematica, con un primo simbolo spezzato (le ali di Falcon, distrutte da Walker), ma prontamente rimpiazzato da un altro (lo scudo di Cap, consegnato da Bucky).
Se Sam è stato sempre restìo ad accettare tale ruolo, John rimane invece radicalmente ancorato ad esso, arrivando, nella mid-credit scene, a riprodurre una propria copia dello scudo, ostinandosi a incarnare una veste che gli è stata strappata via.
Tolti i primi 9 minuti, “Truth” è un episodio scarno di azione. Principale ragione di ciò risiede nel focus quasi esclusivamente rivolto a Sam e al suo percorso di accettazione dell’eredità di Steve. Dopo aver destituito un Capitano che tradiva tutti gli ideali che avrebbe dovuto invece rappresentare, Sam impara a comprendere che esiste effettivamente un “Cap Individuo” (il suo amico Steve) e un “Cap Simbolo” (argomento che verrà trattato più approfonditamente nel prossimo paragrafo). Se per alcuni però questo simbolo si ricollega anche a un’immagine, un’apparenza (“Blonde hair, blue eyes, stars and stripes”), per Sam rappresenta degli ideali. Ideali che lui già segue e già incarna perfettamente.
MARVEL PER IL SOCIALE
E’ estremamente difficile, parlando di questo episodio, attuare una netta divisione in paragrafi. Gli argomenti più importanti da trattare sono certamente il simbolismo della figura di Captain America e la tematica razziale. Tuttavia non è facile separarli, dato che sono strettamente interconnessi all’interno della serie in generale e in “Truth” nello specifico.
Isaiah: “I used to be like you, until I opened my eyes, until I saw men in the Red Tails. The famous 332 fight for this country, only to come home to find crosses burned on their lawn.”
Sam: “I’m from the south. I get that. But you were a Super Soldier like Steve. You could’ve been the next…”
Isaiah: “The next what? Huh? Blonde hair, blue eyes, stars and stripes? The entire world’s been chasing that great white hope since he first got dosed with that serum.”
Il personaggio di Isaiah Bradley è un tassello fondamentale nel già citato percorso di accettazione di Sam e del suo passaggio da Falcon a Captain America. L’uomo infatti incarna già di per sé una sorta di versione alternativa di Steve Rogers: un soldato potenziato a cui però non è stata data l’occasione di rappresentare il proprio paese, ma è stato invece usato e privato egli stesso della libertà.
Isaiah, profondamente disilluso e rancoroso nei confronti del paese e delle istituzioni che lo hanno tradito e gli hanno tolto l’amore e 30 anni di vita, condivide con Sam la propria storia e tenta di dissuaderlo dal divenire simbolo di un paese che non lo ha mai accettato e mai lo accetterà mai veramente.
“You think things are different? You think times are different? You think I wouldn’t be dead in a day if you brought me out? You wanna believe jail was my fault because you got that white man’s shield. They were worried my story might get out, so they erased me. My history. But they’ve been doing that for 500 years. Pledge allegiance to that, my brother. They will never let a black man be Captain America. And even if they did, no self-respecting black man would ever wanna be.”
Ancora una volta, dopo Black Panther, i prodotti cinematografici televisivi dei Marvel Studios rendono centrale e manifesta una tematica estremamente importante e sentita in America, specialmente in seguito al sempre maggiore attivismo del movimento BLM. Già in “The Star-Spangled Man” quest’iniziativa da parte della serie era più che evidente, ma The Falcon And The Winter Soldier rincara ora la dose, non lasciando spazio a interpretazioni.
VAL CONTESSA VALENTINA ALLEGRA DE FONTAINE
“Valentina Allegra de Fontaine. Actually, it’s Contessa Valentina Allegra de Fontaine. I know it’s hard, but I don’t like to repeat myself, so you can just call me Val. But don’t call me Val, just keep it in your head.”
Nella settimana che ha separato “The Whole World Is Watching” e “Truth”, in diverse interviste e, di conseguenza, su vari social, si è parlato molto di un misterioso personaggio dei fumetti Marvel che avrebbe fatto presto la sua comparsa.
Con pochi minuti di screentime a disposizione, il quinto episodio della serie introduce finalmente Valentina Allegra de Fontaine, contessa di origini italiane guidata da intenzioni e interessi non meglio specificati, ma di certo molto ambigui.
Nonostante non sia uno dei più noti al pubblico, la contessa è un personaggio molto affascinante e interessante nei fumetti. Molto legata a Nick Fury, Val è stata spesso sua alleata e rivale, nonché interesse amoroso. La donna è inoltre una brillante agente triplogiochista che ha lavorato per S.H.I.E.L.D., Leviathan (la versione sovietica dell’HYDRA) e HYDRA stesso, arrivando ad assumere il ruolo di Madame Hydra. Un’esperta manipolatrice dunque che sicuramente manterrà una caratterizzazione simile anche nella versione cinematografica/televisiva.
Il personaggio, interpretato da Julia Louis-Dreyfus, avrebbe in principio dovuto esordire nella pellicola su Black Widow, ma i cambi di programma dovuti al Covid hanno rimescolato le carte in tavola, presentandola dunque ufficialmente nella serie di Falcon e Bucky. Ancora non è chiaro quale sia l’effettivo ruolo di Valentina nella serie, ma vista la sua presenza nel main cast si presuppone che sarà un personaggio importante ai fini della trama.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A ridosso del finale di serie (?), Sam ha compiuto il suo percorso di accettazione dello scudo e del manto di Captain America. Lui e Bucky hanno stretto un legame vero e che esula dalla semplice presenza di un amico comune e l’ormai ex Soldato d’Inverno è finalmente venuto a patti col proprio passato. Nonostante i tanti traguardi raggiunti dai protagonisti, ancora molte questioni rimangono aperte in vista di una chiusura definitiva nel sesto e ultimo episodio. In generale, “Truth” riesce a intrattenere, allentare la tensione, approfondire i protagonisti e al tempo stesso trattare tematiche importanti. Nonostante i suoi difetti, il quinto episodio di The Falcon And The Winter Soldier è sicuramente uno dei più apprezzabili al momento.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.