Evil, a partire dallo scorso episodio, ha decisamente cambiato marcia. Lo show dei coniugi King aveva mostrato sin dal pilot delle ottime premesse, ma la sensazione era che alcuni meccanismi non funzionassero ancora perfettamente. Inoltre, in alcuni casi si avvertiva un senso di incompletezza, dovuto al fatto che alcuni episodi fossero quasi interamente concentrati su un caso di trama verticale che, tuttavia, non veniva mai risolto: si pensi, ad esempio, al terzo episodio, quando Byron Duke si suicida dopo aver ricevuto un misterioso messaggio. Ancora oggi, la serie non ha fornito una risposta a questo e ad altri interrogativi aperti, ma la strada intrapresa nelle ultime puntate – con un forte sviluppo della trama orizzontale – può far supporre che, prima o poi, tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto e ogni vicenda troverà la sua spiegazione e la sua collocazione all’interno di un quadro più ampio e complesso. Per il momento, bisogna registrare innanzitutto un fatto molto importante: la trama orizzontale ha intrapreso una direzione ben precisa, la quale è legata alle profezie di Grace e, soprattutto, al Codice di Poveglia.
“Why would you do that? By going to another shop, you give her your power. She’s the winner and you’re the loser. And I don’t work with losers. It was nice meeting you.”
Grace è stata rimpatriata dall’ICE (Immigration and Customs Enforcement), ma il Vaticano è ancora molto interessato alle sue profezie e, per questo motivo, manda a New York tre delegati per gestire la vicenda e determinare se la donna sia una profeta e, una volta appurato questo, capire se sia una vera o una falsa profeta. Come prevedibile – considerando i personaggi e lo sviluppo dei precedenti episodi – gli interrogatori tra gli uomini del Vaticano e Kristen e Ben non vanno molto bene.
Al di là di questo, l’arrivo dei delegati – il cui italiano è migliore della media di uno show statunitense, ma è davvero molto lento ed innaturale – determina un grande avanzamento della storyline principale: all’interno del Codice, infatti, si scopre una sorta di gerarchia composta da 60 simboli (ognuno dei quali rappresenta un demone), uno dei quali è identico a quanto disegnato da Townsend nei diari regalati alle figlie di Kristen. Si determina, quindi, non solo che “The 60” esistono veramente, ma che Townsend è effettivamente uno di loro.
Inoltre, la rivelazione finale sul padre di David apre nuovi scenari sul suo personaggio e sul suo forte – ma complesso – rapporto con Dio. Parlando di Townsend, nel pilot David aveva detto a Kristen che il suo lavoro consisteva nell’indurre le persone a commettere cattive azioni. In questa puntata, per la prima volta, vediamo il personaggio di Michael Emerson al lavoro. Considerando lo stile dei coniugi King, è sempre lecito attendersi uno show con forti legami con l’attualità, e questa storyline conferma quanto appena detto: la vicenda del giovane Sebastian, un ragazzo che si sente solo e inadeguato con le ragazze e a cui viene consigliato di unirsi ad un forum (all’interno di 8Chan) dove ci sono altri ragazzi che vivono le sue stesse difficoltà, è connesso con grande forza a dei tragici eventi degli ultimi mesi. È plausibile, a questo punto, che la vicenda di Townsend e Sebatian venga sviluppata nelle prossime puntate, con la convinzione che lo sgradevole regalo fatto alla barista (la scelta di non mostrare il contenuto è particolarmente appropriata, perché permette allo spettatore di provare ad immaginare cosa potesse esserci in quel pacco) sia solo il primo passo della “terapia” che Leland ha in mente per il ragazzo.
Infine, anche questo episodio ha avuto un suo caso del giorno, il quale riguardava una donna che, in possibile stato di possessione demoniaca, confessa l’omicidio di un bambino (poi si scoprirà che gli omicidi sono tre). Al di là delle varie vicissitudini, che si concludono con l’arresto del marito della donna, vero autore degli omicidi, è importante segnalare una differenza rispetto al passato: questa volta, infatti, ci si è concentrati molto poco sulla determinazione dell’eventuale presenza demoniaca (e in fin dei conti una risposta non è stata fornita), prediligendo un focus maggiore sulle conseguenze della vicenda. Ciò potrebbe essere solo una casualità o potrebbe essere parte di una strategia atta ad evitare un’eccessiva ripetitività. Soltanto i prossimi episodi forniranno questa risposta (insieme, si spera, a molte altre).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Dopo un grande sesto episodio, Evil conferma il suo ottimo stato di forma e sforna un’altra puntata di grande livello. Per questo decidiamo di ringraziare sentitamente i coniugi King, i quali sembra siano riusciti di nuovo a produrre uno show degno di nota.
Let x = 9 1×06 | 3.50 milioni – 0.5 rating |
Vatican III 1×07 | 3.32 milioni – 0.5 rating |
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.