Doctor Who 14×02 – The Devil’s ChordTEMPO DI LETTURA 3 min

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Doctor Who 14x02 RecensioneA questo punto la direzione sembra chiara. L’episodio che decide di chiudere con il momento musical rappresenta a tutti gli effetti un manifesto di intenti e soprattutto un messaggio di adesione al mondo Disney. La stessa trama, che sarà poi analizzata, non è assolutamente lontana da questo mondo assai familiare all’immaginario collettivo di tutta una serie di generazioni.
Le aspettative e l’effetto a caldo di tale proposta variano a seconda dello stupore, del sano divertimento, della curiosità per ciò che sarà, ma anche in base al tanto tanto sano cringe. Doctor Who non si è snaturato. La lunga storia alle sue spalle è assolutamente solida. Un senso di rinnovamento è percettibile. Eppure il sorrisetto imbarazzato non ce lo toglie nessuno.

LE LEGIONI DEL TOYMAKER


Forse non una grande idea chiamare il villain di puntata Maestro. O forse una grandissima idea, visto l’effetto disorientante che ha provocato sul pubblico (italiano, verosimilmente). Maestro poteva facilmente essere ricondotto allo storico antagonista del Dottore, che però a quanto pare rimarrà ancora nel dente d’oro del Toymaker, tra le mani della misteriosa figura che lo raccoglie alla fine di “The Giggle“. In ogni caso una traccia di continuità è presente con il sopra citato episodio. Maestro altro non è che una figlia del Toymaker, solo una parte di quella legion che a quanto pare si riverserà sul nostro universo, aprendo così un filone orizzontale tutto particolare nel mondo di DW.
Sfruttare variazioni sul tema del giocattolaio significa insistere particolarmente sulle creature che arrivano da un altro universo, cosa che nel mondo whovian ha sempre rappresentato un’eccezione, mai una regola. Che sia forse un richiamo continuo alle misteriose origini del Dottore? Oppure semplicemente la ricerca di creature affini alla nuova piattaforma?

TRAMA DISNEY


Alla fine qui si parla di musica e di una creatura che si nutre della musica inespressa. Una figura femminile, baritonale che ad un certo punto lega Ruby con delle note da lei proiettate obbligandola a cantare. Ricorda qualcosa?
Ursula a parte (alzi la mano chi ci ha pensato), l’intera trama richiama alla mente un qualunque tipo di impianto fiabesco con cui la storica multinazionale va a nozze. Ora viene da chiedersi: Doctor Who si sposerà bene con questo nuovo linguaggio? La presenza dietro la penna di Russell T. Davies è una garanzia o un rischio, vista la sua propensione al fan service e al buttarla in caciara?
Il ragionamento deve essere portato avanti con la massima lucidità e, ovviamente, aspettando lo svolgimento dell’intera stagione. Allo stato attuale quello che forse stona veramente è l’impatto quasi meta che imperversa: dalla colonna sonora che poi si rivela nella scena, con tanto di battuta del Dottore, fino alla canzone finale. Tutto ciò è estremamente strano per Doctor Who, forse mai visto prima, ed è questa enorme strizzata d’occhio, esplicita, quasi sfacciata, che induce nello spettatore una risatina imbarazzata, quasi ad aspettare che finisca lo scherzo.
Per il resto, la modalità di racconto non esce dai binari già tracciati, soprattutto se si pensa che già cambi epocali sono avvenuti in passato. Quindi si parla di variazioni sul tema assolutamente preventivabili.

COMUNQUE DOCTOR WHO


Comunque il fan di DW, pieno di perplessità e con un filo di vergogna, individua comunque spunti interessanti per trovare la voglia di continuare la visione. Intanto è assolutamente riconoscibile lo stile di RTD, pieno di inquadrature intense, momenti carichi di tensione e pathos. Se a questo si aggiunge anche che evidentemente Disney+ ha garantito un budget più alto, viene da sé che quanto detto è contorniato anche da un maggiore “lusso”.
I riferimenti al passato anche aiutano a creare continuità e ad attrarre il fan nerd. Si è già citata la diretta continuità con il recentissimo passato, ma non si può non fare un applauso, finalmente, ad un riferimento esplicito verso la nipote Susan. Riferimento talmente esplicito che viene da pensare che non finisca qui. E ovviamente il Dottore non poteva farne un riferimento nella Londra del 1963. Dove tutto è iniziato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Fattura dell’episodio
  • Riferimento a Susan
  • Continuità con il recentissimo passato
  • Impronta Disney sfacciatamente palese
  • Momenti cringe

 

La fattura di gran livello e i riferimenti al passato continuano a salvare questo nuovo corso, malgrado più di una perplessità.

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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