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Mercoledì 1×03 – Tristemente Amici o NemiciTEMPO DI LETTURA 4 min

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Mercoledì 1x03 RecensioneMercoledì si sta rivelando la grande sorpresa autunnale di casa Netflix, seppur presente in veste di distributore e non come casa di produzione (lo è, invece, la MGM Television). Era da un po’ che una serie mainstream, dichiaratamente diretta ad un pubblico teen, non riuscisse a mettere in campo una qualità che a tratti stupisce. La regia di Tim Burton (presente anche in veste di produttore con la Tim Burton Productions) è evidentemente di un altro standard, ma anche tutto il contorno riesce a non sfigurare.
In particolare il trucco e i costumi, così come il reparto di effetti speciali (più che visivi) riescono a rendere autentico e credibile un prodotto che fa dell’assurdo il suo punto di forza. A tutto ciò si aggiunge una scrittura leggera ma intrigante, capace di costruire un mistery avvincente senza dover impegnare troppo lo spettatore.
Jenna Ortega invece è la principale responsabile della riuscita dello show. Dopo Millie Bobby Brown potrebbe essere sbocciata un’altra star hollywoodiana sotto il marchio Netflix.

PILGRIM WORLD


“Tristemente Amici O Nemici” si incentra per la quasi totalità sulla gita scolastica che gli studenti della Nevermore svolgono presso Pilgrim World. Una sorta di Disneyland controverso totalmente dedicato ai padri pellegrini, ed in particolare a Joseph Crackstone, fondatore della cittadina di Jericho. L’intero sottotesto, passato forse sotto traccia ad uno spettatore italiano, è nobile, distinguendo Mercoledì da un banale teen-mistery che poteva ambire ad essere. Gli autori sembrano proprio aver preso spunto dal film cult diretto da Barry Sonnenfeld, in una scena in cui la Mercoledì di Christina Ricci ricorda ai suoi connazionali cosa rappresenti in realtà il Giorno del Ringraziamento.
Non è un caso che Netflix abbia rilasciato Mercoledì esattamente un giorno prima di tale ricorrenza. Non sono un caso nemmeno le scelte di casting per la serie, con la volontà esplicita di voler “ispanicizzare” la famiglia Addams, per approfondire in modo debito una questione che apre spunti sulla definizione di reietto. Nello show i reietti sono personaggi sovrannaturali, dei freaks, con talvolta superpoteri. Tuttavia gli autori lanciano un importante messaggio sul come, nel mondo reale, i reietti siano semplicemente persone ritenute “diverse”. Così prende il via una grossa critica al colonialismo e alla conseguente esaltazione di tutto ciò che è stato: un parco giochi costruito sulle ceneri di un genocidio.

VISIONI DAL PASSATO


Proseguono le visioni di Mercoledì, visioni che rappresentano dal punto di vista narrativo piccoli indizi che i due showrunner stanno snocciolando puntata dopo puntata per risolvere il mistero presentato nel pilot. Una soluzione sicuramente interessante ed anche molto in-character che incuriosisce lo spettatore con il risultato di tenerlo attaccato allo schermo, procedendo di binge watching con la visione della serie.
Stavolta la giovane Mercoledì Addams riesce ad identificare la ragazza ritratta nel dipinto consegnatole da Rowan: si tratta di una sua antenata (anche se esteticamente opposta alla giovane), sfuggita alla carneficina del padre pellegrino Joseph Crackstone. Di conseguenza Mercoledì è discendente di una famiglia di autoctoni della cittadina di Jericho. Questo porterà Mercoledì a scatenarsi e ad interrompere, con una Mano in più, le celebrazioni in una bellissima scena sulle note dell’Inverno di Vivaldi.

UN MISTERY SQUISITAMENTE MACABRO


Il mistero si infittisce anche sui binari che riguardano il mostro che ha ucciso Rowan. Un’entità finora rinnegata da tutti e probabilmente anche nascosta da qualche personaggio. Non sarà più così, dato il finale da horror classico con la macchina fotografica che immortala la bestia mentre consuma un altro omicidio efferato nel bosco.
Forse un altro grande merito di questa serie è anche il coraggio nella messa in scena. Fin troppo negli ultimi anni i prodotti destinati a un pubblico di non adulti avevano perso l’accezione di paura, di terrore. I ragazzini hanno bisogno anche di spaventarsi un po’, di provare quel brivido giusto anche nei prodotti destinati a loro. Un elemento portante di alcuni prodotti che hanno cresciuto intere generazioni come Piramide di Paura o anche I Goonies, e che Netflix già con Stranger Things aveva iniziato a perseguire. Ben vengano prodotti che trattano gli adolescenti come persone adulte, ben venga Mercoledì.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il sottotesto con la critica al colonialismo
  • Jenna Ortega perfetta
  • Mano: best spalla comica
  • Gli effetti speciali, così come il trucco ed i costumi
  • La regia di Tim Burton
  • Il mistero che si infittisce senza creare troppi rompicapi
  • Anche la “trama teen” riesce ad essere interessante
  • Unica pecca: le scene di combattimento rendono Mercoledì un po’ troppo over-power

 

Mercoledì è una vera sorpresa. Un prodotto con un target ben esplicito, ma che riesce a farsi apprezzare anche da un pubblico più adulto. Il disgusto è perfettamente bilanciato con il divertimento, ottenendo la formula vincente de La Famiglia Addams.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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