The Walking Dead 8×06 – The King, The Widow And RickTEMPO DI LETTURA 4 min

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Con lo scorso episodio, la serie targata AMC aveva subito un duro colpo, registrando gli ascolti più bassi dai tempi del sesto episodio della seconda stagione. Uno scivolone che, nel momento in cui questa recensione viene scritta, non è dato sapere se continuerà; sono intuibili, tuttavia, quelli che sono i motivi per cui il pubblico inizia a voltare le spalle a Rick e gli altri. Quando nel 2010 cominciò, la serie tratta dall’omonimo fumetto di Robert Kirkman aveva come obbiettivo quello di riproporre la filosofia dell’opera originale, che utilizzava l’apocalisse zombie come pretesto per parlare dell’alienazione psicologica dell’uomo di tutti i giorni, mostrando che il vero mostro si nasconde dentro gli esseri umani. Inizialmente anche la trasposizione televisiva tentò di riproporre tale pensiero, alternando dialoghi brillanti ed introspettivi a scene d’azione più violente, creando un mix che spesso e volentieri funzionava. I problemi iniziarono a sorgere quando lo show cominciò ad avere più successo.
L’aumento di pubblico “costrinse” infatti i produttori ad ampliare sempre di più il numero di episodi e di stagioni, obbligando gli sceneggiatori ad aggiungere al materiale fumettistico sempre più momenti filler e personaggi il cui unico scopo era quello di fare da riempitivo. Una mossa di marketing che inizialmente non sembrò toccare il grande pubblico, ma che invece con il passare degli anni lo divise in due fazioni: da una parte chi lo amava e dall’altra chi l’odiava (spesso amanti del fumetto). Il continuo aumentare di quest’ultima categoria costrinse infine lo staff della serie a ricorrere a subdoli finali aperti (come quello della sesta stagione) e al continuo ripetersi di situazioni già viste e rimodellate per permettere al prodotto di andare avanti anche senza dell’effettivo materiale come base. Questa sesta puntata ne è un esempio allarmante.
Dopo la visione di questo capitolo infatti, la sensazione che lo spettatore è indotto a provare è quella di un forte déjà vu, fisso nel suo cervello; ed il pubblico più attento si sarà sicuramente accorto del perché. “The King, The Widow and Rick” non può essere considerato un episodio, ma bensì un videoclip di 45 minuti che mostra alcune scene già viste, riproposte in un’ottica leggermente differente per accontentare la massa; eccone alcuni esempi:

1- La trappola costruita da Siddiq nei boschi è identica a quella costruita da Morgan nella 3×12.

2- Rosita utilizza un lanciarazzi per ammazzare un membro dei Saviors, proprio come aveva fatto Daryl nella 6×09.

3- Carol che viene seguita da Henry e per spaventarlo gli racconta la storiella degli “zombie mangia bambini” ricorda molto la scena tra lei e Sam nella 5×12.

4- Daryl che salva la situazione fermando la Savior in fuga ricorda molto…. beh praticamente ogni episodio in cui è presente.

5- Rick viene intrappolato in un container dagli Scavengers, proprio come avevano fatto gli abitanti di Terminus alla fine della quarta stagione.

E così via…. Ma le ripetizioni non sono le uniche componenti di questo episodio, ed una parola positiva va spesa in favore di due dei personaggi che meno ci si aspettava potessero migliorare: Aaron ed Ezekiel. Il primo, presente ormai da diverse stagioni, non era mai riuscito a far breccia nel cuore del pubblico e, vuoi per la mancanza di screentime o per i dialoghi non esattamente brillanti, era sempre stato ridotto ad una macchietta di contorno; mentre il secondo, troppo stravagante e sorridente, non faceva altro che risultare irritante. Si dice che la guerra non faccia altro che togliere, ma in questo caso ha donato qualcosa. Il conflitto con Negan è infatti riuscito, attraverso una serie di lutti, a trasformare questi due personaggi rendendoli più piacevoli e finalmente centrali, cosa che non ha fatto invece con gli Scavengers. Il gruppo dei rifiuti rappresenta infatti quello che un villain non dovrebbe mai essere, scopiazzando e tentando in tutti i modi di sollevarsi dall’ombra del personaggio di Jeffrey Dean Morgan senza riuscirci. Quello che ne esce non è altro che un prodotto banale, che tenta disperatamente di essere spaventoso attraverso una serie di comportamenti stravaganti che rendono il tutto più imbarazzante.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
 

  • Miglioramento Aaron ed Ezekiel
  • “Yo, the door is not locked”

 

  • Scavengers
  • Ripetizione di situazioni già viste 
  • Scena del magazzino
  • Daryl onnipresente

 

Un episodio scialbo e ripetitivo che segna l’ennesimo colpo basso per una serie che ha davvero poco da offrire se non una noia tale da rendere la visione molto più difficoltosa di quello che dovrebbe essere.

 

The Big Scary U 8×05 7.85 milioni – 3.4 rating
The King, The Widow And Rick 8×06 8.28 milioni – 3.6 rating

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